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31 marzo 2020

Link in uscita, cosa sono e come è meglio utilizzarli

Patrizia Maimone

Scritto daPatrizia Maimone

Tempo stimato per la lettura6 minuti

Se gestite o siete proprietari di un sito internet o di un blog, conoscerete di certo i cosiddetti outbound link altrimenti noti come link in uscita. Per quei pochi che non lo sapessero, ricordiamo che un link in uscita è un link attraverso cui si va da un sito ad un altro esterno. Proprio per questa loro caratteristica di trasportare gli utenti al di fuori del proprio sito si differenziano dagli inbound link che permettono, invece, la navigazione tra una pagina e l'altra del medesimo sito internet.

Tornando ai link in uscita, una delle loro principali utilità consiste nel completare le informazioni presenti all'interno di un sito web. Immaginiamo, ad esempio, di scrivere un pezzo riguardante i vari tipi di pasta. Linkando un articolo di un importante marchio di pasta rappresenterà un'occasione importante per i nostri lettori che potranno, in questo modo, integrare le informazioni nella maniera migliore possibile.

Se sul piano dei contenuti la maggiore utilità dei link in uscita è quella di fornire una maggiore completezza, se vogliamo dare un'occhiata pratica agli stessi, utilizzarli aumenterà la popolarità del nostro sito aumentandone, di conseguenza, anche l'autorità sul web. È questa la motivazione per cui è importantissimo sapere come inserire nella maniera migliore link in uscita all'interno dei nostri articoli. Sottovalutare quest'operazione e svolgerla non nel migliore dei modi può, infatti, essere molto svantaggioso, danneggiare il sito e annoiare i lettori. Rischieremmo, dunque, di essere penalizzati dai motori di ricerca.

Contattateci per conoscere tutto sui link in uscita

Quali caratteristiche devono avere i link in uscita?

Dopo questa doverosa premessa, andiamo a vedere quali sono le caratteristiche che i link in uscita devono assolutamente avere per non danneggiare il nostro sito e tutto il lavoro che abbiamo fatto fino a questo momento.

- Link pertinenti

La prima caratteristica che non deve mai mancare ad un link in uscita è la pertinenza. Cosa significa? Semplice! Scegliendo gli outbound link dobbiamo verificare in maniera preventiva che i loro contenuti siano pertinenti con quelle della nostra pagina. Tornando all'esempio già fatto, se nel nostro articolo parliamo dei vari tipi di pasta presenti in commercio, non ha senso linkare pagine che trattino di automobili o, comunque, di argomenti non correlati. In questo modo rispetteremo le aspettative dei nostri lettori e ci manterremo in linea con quelle che sono gli aspetti che regolano il posizionamento nei motori di ricerca.

- Link autorevoli

Nello scegliere i link in uscita da "collegare" al nostro sito è bene prestare la massima attenzione all'autorevolezza degli stessi. Gli spider di Google, come quello di ogni motore di ricerca, la tengono altamente in considerazione per il posizionamento del nostro sito internet. Linkare verso un sito autorevole, quindi, rappresenta un punto a favore anche per noi e per il nostro lavoro.
Che fare, però, quando per un motivo o per un altro (spesso per scopo commerciale) siamo costretti a linkare una pagina poco autorevole? La soluzione esiste ed è quella di utilizzare l'attributo rel="nofollow" prima di linkare la pagina in questione. In questa maniera indicheremo al motore di ricerca che non desideriamo che segua quella determinata pagina.

Il link, in questo caso, assumerà una forma molto simile alla seguente:

<a href="link" title="titolo link" rel="nofollow">Testo Link</a>.

In questo modo ci metteremo al sicuro da brutte sorprese ed eviteremo che un link in uscita non proprio autorevole vada a danneggiare il posizionamento del nostro sito internet.
Ricordiamo altresì che il nofollow non deve essere uno strumento di cui abusare (cosa che purtroppo avviene davvero molto spesso). Sarebbe meglio, in presenza di un link da lasciar perdere rinunciare all'inserimento di un link in uscita senza dover rinunciare ai link follow.

- Link Unidirezionali

Nel momento stesso in cui andiamo a creare un link in uscita verso una pagina autorevole, non dobbiamo aspettarci che quest'ultima ci ricambi il favore e ci linki a sua volta. Un atteggiamento di questo tipo, infatti, non è visto di buon occhio dai motori di ricerca che potrebbero penalizzarci vedendo un link di scambio in quello che stiamo facendo. I link altruistici, dati cioè perché siamo davvero convinti che una pagina arricchisca il contenuto del nostro sito, sono molto più apprezzati e, di conseguenza, premiati. Vale comunque la pena ricordare una cosa importante: nel momento stesso in cui inseriamo un link in uscita è bene fare in modo che lo stesso si apra in un'altra pagina. In questa maniera non perderemo il traffico sulla nostra pagina.

- Essere moderati nella scelta

Nel momento stesso in cui decidiamo di arricchire un nostro articolo con dei link in uscita dobbiamo farlo con molta moderazione. Non dobbiamo riempire la nostra pagina piena di link solo per farlo e senza coerenza ricordando sempre che è sempre meglio avere pochi link in uscita ma che ognuno di essi sia sempre studiato al meglio. Un numero eccessivo di outbound link, infatti, andrebbe inevitabilmente a penalizzarci sotto il profilo del posizionamento dal momento che un eccessivo utilizzo di questo strumento verrà visto dai motori di ricerca come un tentativo di attirare l'attenzione verso siti con maggiore autorevolezza. Atteggiamento sbagliatissimo e penalizzato da Google che nei suoi 200, ed oltre, fattori che influenzano il posizionamento ne parla molto chiaramente. Il consiglio migliore, in questo caso, è quello di utilizzare al massimo 3 link in uscita per un testo di media lunghezza. Il numero, naturalmente, può anche crescere ma sempre in maniera proporzionale rispetto alla lunghezza. Utilizzare troppi link in uscita, poi, ha anche un altro punto a sfavore, quello di distrarre i lettori e portarli a navigare al di fuori delle nostre pagine perdendo, in questo modo, traffico.

- Link corretti

I link in uscita che decidiamo di utilizzare all'interno delle nostre pagine devono, poi, essere sempre corretti. Cosa significa questo? Semplice! Dobbiamo verificare in maniera costante che le pagine linkate funzionino sempre in maniera corretta dal momento che i cosiddetti link rotti non sono visti di buon occhio dai motori di ricerca che potrebbero, quindi, penalizzarci per la scelta. Importantissimo, inoltre, verificare che le notizie riportate all'interno di queste pagine siano sempre le più aggiornate possibili. Questo porta ad una maggiore soddisfazione dell'utente ed anche ad un punteggio più favorevole da parte dei motori di ricerca.


In conclusione, possiamo affermare che utilizzare in maniera corretta i link in uscita ci consentirà un notevole guadagno in termini di utenti ed autorevolezza. Al contempo, però, è indispensabile prestare la massima attenzione nell'utilizzare correttamente questo importante strumento.

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L'attributo rel per la qualificazione dei link in uscita

Era settembre del 2019 quando Google sorprendeva gli addetti ai lavori e non con un annuncio importante, l'arrivo di un cambiamento nella modalità con la quale ogni editore può contrassegnare i link in uscita da ogni pagina del proprio sito. Come di certo saprete, Big G aveva provveduto all'aggiunta di due nuovi rel denominati UGC e Sponsored ed aveva cambiato il modo di interpretare il noto rel nofollow. Dal 1 marzo, quindi da poco meno di un mese, le modifiche sono diventate ufficiali ed il nofollow viene utilizzato anche dal punto di vista del ranking.

Le attenzioni principali si concentrano tutte sull'attributo rel all'interno del tag <a> mediante cui possiamo comunicare ai motori di ricerca qualunque tipo di informazione aggiuntiva inerente i link in uscita andando a stabilire delle relazioni tra le varie pagine. Da settembre 2019 c'è la possibilità di utilizzare tre valori per la segnalazione a Google inerente la relazione tra le pagine di partenza e quelle collegate. Si tratta del rel="sponsored" per i link a pagamento, del rel="ugc" per ogni contenuto generato dagli utenti e il rel="nofollow". Ma qual è il significato che hanno acquisito questi nuovi rel? Vediamolo insieme.

I cambiamenti che Google ha deciso di apportare con le ultime modifiche a cui stiamo facendo riferimento, ci fanno comprendere come sia ancora complicato andare ad individuare i link naturali, e quindi validi per il ranking, da quelli che invece non lo sono. Proprio per questo, con i nuovi attributi, Google chiede una sorta di auto-denuncia per far comprendere la natura di ogni collegamento esterno e favorire la decodifica dei backlink.

Il rel="sponsored" per i link in uscita

Il primo attributo a cui ci andiamo ad avvicinare è il rel="sponsored". Come abbiamo avuto modo di anticipare, questo attributo va ad identificare tutti i link in uscita a pagamento o che vanno a costituire una forma di pubblicità. In base a quanto emerso, nel momento stesso in cui segnaleremo un collegamento di questo tipo, i siti linkati non otterranno alcun passaggio di PageRank. Per incentivare l'utilizzo di questo attributo quando dovuto da parte degli editori, Big G aveva annunciato che il mancato utilizzo nel caso di link a pagamento sarebbe stato pesantemente penalizzato. La "norma", se così possiamo definirla, ha anche valore retroattivo. Una volta inserito da parte dei proprietari di siti, infatti, consentirà a Google di togliere un eventuale beneficio passato a tutti i siti linkati.

Il rel="UGC"

La destinazione del rel="UGC" in cui la sigla UGC sta per User Generated Content è prettamente quella dei commenti e dei post inseriti dagli utenti all'interno di forum o blog con l'inserimento di link a pagine dove ogni contenuto è scritto dai vari utenti e non dal proprietario del forum o del blog che li ospita.
Google ha deciso di inserire questo attributo e di chiedere la segnalazione per individuare in maniera semplice e chiara tutti i collegamenti spam che, quindi, non hanno nulla di naturale e sono, quindi, da penalizzare.

Il rel="nofollow", come dissociarsi dai siti linkati

Il rel="nofollow" è un attributo che conosciamo da tanto tempo dal momento che è stato introdotto già nel 2005. Nato per combattere i commenti spam viene utilizzato per comunicare ai motori di ricerca di non seguire le pagine linkate senza trasferire link juice.

A partire dal 1 marzo 2020 Google potrà decidere se considerarlo o meno decidendo ai attribuirgli la valenza di suggerimento. Cosa cambia da questo momento in avanti rispetto al passato?
Con un'interpretazione completamente diversa di questo attributo, Google potrà usare i link come un segnale per una miglioria ai funzionamenti del proprio sistema di ranking. Conseguentemente, un link con attributo nofollow non verrà più ignorato del tutto in ottica SEO ma potrà contribuire nel classificare al meglio un sito internet.
Google ha tenuto anche a dare qualche indicazione diretta per l'utilizzo corretto di questo attributo. L'utilizzo, in particolare, dovrebbe essere limitato ai casi in cui un altro tipo di valore non è idoneo o se preferiamo che il motore di ricerca non vada ad associare il nostro sito alle pagine collegate o che non venga effettuata la scansione di queste pagine dal nostro sito.

Quale relazione esiste tra i link in uscita e il SEO?

Di frequente sentiamo dire che i link in uscita siano utili al posizionamento delle pagine dal momento che per molti sono considerati come dei veri e propri fattori di ranking. In realtà, per quanto abbiamo detto fino a questo momento, possiamo tranquillamente dire che gli outbound link non sono fondamentali ma utili, con le dovute precauzioni. Se, infatti, dovessimo incappare in una risorsa poco pertinente, poco aggiornata, sempre corrotta e non autorevole potremmo fare più danno che altro vanificando tutti i nostri sacrifici fatti fino a quel momento.

Solitamente dei buoni link in uscita aiutano semplicemente gli utenti a trovare migliori risposte alle proprie ricerche. Aiutano, come detto poc'anzi, la completezza di un sito. L'importante, quindi, è pensare dapprima agli utenti e poi alla SEO evitando di linkare siti spam e qualitativamente scarsi. A questo scopo un altro consiglio utile potrebbe essere il seguente: individuata una possibile pagina esterna al nostro sito da linkare, effettuiamo una ricerca su Google e verifichiamo il posizionamento della pagina in questione. Qualora dovesse trovarsi nelle prime posizioni delle SERP possiamo fidarci, è un contenuto valido che porta valore sia in ottica SEO che nei confronti dei nostri lettori.

Sempre rimanendo in ambito SEO, sono in molti coloro che provano ad evitare i link in uscita all'interno dei siti di cui hanno la gestione. Questo può avvenire per diverse tipologie di motivi. Tra i primi, sicuramente, vi è il fatto che, per loro natura, gli outbound link portano i lettori ad uscire dal sito in cui stanno navigando in quel momento. Un'altra motivazione che pare tenere un po' alla larga dai link in uscita risiederebbe nel fatto che questi tendono a disperdere la cosiddetta Link Juice andando ad indebolire, per questo, il posizionamento del sito originario all'interno delle SERP. Tuttavia, teniamo a ribadire un aspetto essenziale: fornire delle risorse utili ai nostri utenti significa che questi avranno, poi, voglia di premiarci. E come lo faranno? Ritenendo completo il nostro articolo, blog o sito e tornando a trovarci ogni qualvolta ne avranno la necessità.

In conclusione, perché i link in uscita sono importanti

Qualunque tipologia di link in uscita, nel caso abbia tutte le caratteristiche previste, è un aiuto a Google e ai motori di ricerca che possono, in questo modo, effettuare al meglio la catalogazzione dei contenuti delle pagine analizzando la relazione tra i vari contenuti. Naturalmente, come anticipato, l'importanza sarà maggiore per tutti coloro che ci mostreranno la loro fiducia e andranno a cliccare sui collegamenti che abbiamo inserito. Fatto questo è ovvio che si aspettano di trovare, all'interno, le risposte a quanto stanno ricercando.

Avere la massima attenzione nei riguardi dei link in uscita è fondamentale anche per i rischi legati alle penalizzazioni. Ad esempio, se vendiamo link dalle nostre pagine o ci serviamo di una serie di link che, per un motivo o per un altro, non vengono considerati naturali da Google, il pericolo è quello di vedere il nostro sito sparire dalle SERP (con relativa comunicazione di essere stati penalizzati mediante Google Search Console).

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