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20 gennaio 2020

Page Rank : Storia e variazioni

Desirée Pucci

Scritto daDesirée Pucci

Tempo stimato per la lettura5 minuti

Il PageRank è il famoso algoritmo di ricerca web di Google, che ha reso questo motore di ricerca lo standard di riferimento in fatto di search engines e ha reso i fondatori Sergey Brin e Larry Page milionari.

Quando il Page Rank è stato implementato per la prima volta nel 1998, nessun importante motore di ricerca dell'epoca aveva mai sviluppato niente di simile. Ciò ha permesso a Google di diventare il leader di mercato nell’ambito dei motori di ricerca. Questa tecnologia, tuttavia, non era nulla di rivoluzionario o nuovo. Qualche tempo prima una tecnologia simile chiamata Hypertext Induced Topic Search (HITS), aveva delineato un algoritmo simile per la ricerca nel web, che vedeva le varie pagine come "hub".

Page Rank : qual è la sua funzione

Il PageRank, in sostanza, rileva l'importanza, la credibilità e il "peso" di una pagina Web, in base al tipo di backlink che la pagina presenta. Possiamo dire che è un sistema analogo alle citazioni accademiche; come nel caso del curriculum universitario, infatti, più backlink appropriati e autorevoli si ricevono, maggiori sono le possibilità di salire nella classifica di Google.

Sin dai suoi esordi, la community SEO ha iniziato a cercare di ottimizzare il Page Rank in modo da riuscire nell’impresa di scovare quelle che sono le strategie di posizionamento più rilevanti.

Per fare un esempio concreto al fine di comprendere un maniera esauriente il comportamento e la funzione del Page Rank, facciamo finta che una data pagina web abbia un PageRank di 10/10 e includa collegamenti ad altre cinque pagine.

Secondo la formula originale di Google, l'85% del PageRank della suddetta pagina sarebbe suddiviso tra ciascuna delle pagine a cui essa è collegata. Quindi, facendo un rapido calcolo, ogni pagina riceverà un PageRank di 1.7 / 10 dalla pagina presa in considerazione nell’esempio.

Confusi? Semplifichiamo.

Google tiene (o teneva) in conto di tre fattori nel calcolo del PageRank di una pagina Web, ovvero:

  • La quantità e la qualità dei links in entrata
  • Il numero dei links in uscita su ciascuna pagina
  • Il PageRank di ciascuna pagina collegata

Supponiamo che la pagina A abbia due collegamenti: uno dalla pagina B e uno dalla pagina C. La pagina B è più rilevante della pagina C e ha anche un minor numero di links in uscita. Utilizzando l’algoritmo per il calcolo del Page Rank si otterrà il valore effettivo della pagina A.

Ovviamente, Google ha cambiato molto nel modo in cui vengono classificate le pagine nel corso degli anni e sarebbe sciocco supporre che anche il PageRank non abbia subito un'evoluzione simile. Tuttavia, è piuttosto facile comprendere che il concetto fondamentale e gli obiettivi di base di PageRank siano rimasti piuttosto costanti nel corso degli anni.



Il Page Rank e le “leggende metropolitane”

Durante la sua lunga storia come fattore di classificazione web, il PageRank è stato circondato da una moltitudine di “leggende metropolitane”, spesso rivelatesi infondate.


1. Il PageRank come metrica è troppo vecchia per essere importante

Facendo un excurs a ritroso della storia del Page Rank e delle sue variazioni, scopriamo che, in seguito alla sua presentazione ufficiale avvenuta nel 1999, tale metrica ha avuto il suo ultimo aggiornamento nell’ormai lontano 2013.

E’ facile pensare, dunque, che il Page Rank sia ormai obsoleto e, di fatto, praticamente inutile ai fini del posizionamento.

Sebbene non sia del tutto sbagliato avere dei dubbi relativamente alla consistenza di questa metrica, è opportuno ricordare che il Page Rank, per molti versi, rappresenta uno dei cardini dell'intero sistema di classificazione di Google.

Il PageRank, infatti, è stato originariamente creato con un obiettivo specifico : aiutare gli utenti ad evitare risultati indesiderati e poco pertinenti all’interno delle loro ricerche.

C’è da dire, ad onor del vero, che il caro vecchio PR (abbreviazione di Page Rank) ha svolto questa funzione in maniera davvero eccellente per molti anni.

Inoltre, è opportuno sottolineare come tale metrica abbia subito delle variazioni sensibili nel corso del tempo diventando, di fatto, un qualcosa di profondamente diverso rispetto alle origini.


2. Google non utilizza lo strumento PageRank da quando ha smesso di aggiornarlo pubblicamente

Allora, prima di addentarci in questo argomento, è bene precisare una cosa : il PageRank, di fatto, non è mai stato ufficialmente sospeso da Goole ma ha solo smesso di essere pubblicamente disponibile e non ha più avuto aggiornamenti da ben 7 anni.

C’è da dire che, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate da Google, il colosso dei motori di ricerca, continua ad usare il Page Rank.

Ciò che ha portato molti esperti del settore posizionamento siti web a ritenere che Google non utilizzasse più il Page Rank è dovuto semplicemente al fatto che non venissero più resi pubblici i punteggi PR.

All'inizio della sua storia, infatti, il PageRank era una metrica facilmente e comodamente accessibile; tramite Google Toolbar, era possibile visualizzare il valore numerico da uno a dieci di qualsiasi pagina presente in rete.

Ciò ha portato all'utilizzo schiacciante dello spamming di link da parte di malintenzionati digitali al fine di ottenere backlinks da blog e siti web autorevoli.

Per bloccare tale pratica, Google ha introdotto un tag denominato "nofollow"; tale attributo può essere utilizzato per impedire al Page Rank di prendere in considerazione determinati link in modo da non perdere l’autorità a causa dello spamming dei link.

Ecco un estratto della dichiarazione ufficiale di Google sull'introduzione del tag "nofollow": “Se sei un blogger, hai familiarità con le pratiche per aumentare la visibilità e il posizionamento dei siti web nelle classifiche dei motori di ricerca che riguardano la presenza di call to action come "Visita il mio sito di prodotti farmaceutici scontati". Questa pratica non è gradita e abbiamo testato un nuovo tag che la blocca. D'ora in poi, quando Google vedrà l'attributo (rel = "nofollow") sui collegamenti ipertestuali, tali collegamenti non riceveranno alcun credito nel processo di classificazione dei siti web nei risultati di ricerca. “


3. Non c'è modo di valutare il “peso” di una pagina

Da quando PR è diventato inaccesibile al pubblico, non è più possibile visualizzare il valore di quella metrica; di fatto, nessuna azienda, nessun team di sviluppatori, può effettivamente affermare di sapere esattamente cosa dice PageRank relativamente ad una pagina web.

E’ vero, però, che esistono delle valide alternative a Page Rank come, ad esempio, InLink Rank di SEO PowerSuite, Page Authority di Moz e Rank URL di Ahrefs.

Si tratta di strumenti realizzati con l'obiettivo di sostituire il PageRank, tentando di offrire agli utenti un modo semplice per comprendere il “peso” (valore) di una pagina grazie al numero e alla qualità dei suoi backlink.

Ognuna di queste metriche alternative utilizza algoritmi specifici per avvicinarsi a quello che potrebbe, di fatto, essere il PageRank effettivo di una pagina.


4. PageRank ha perso la sua importanza

Il PageRank ha perso importanza rispetto a centinaia di altre metriche che Google ha inserito nel corso del tempo al fine di determinare le classifiche di ricerca.

Ora, la grande domanda è: di fatto, quanto è importante che esistano anche queste metriche alternative? Dal momento che si sta parlando di centinai di metriche, possiamo davvero dire che i backlink sono importanti come una volta?

Analizzando a fondo la questione, è possibile scoprire che esiste una forte correlazione tra i punteggi InLink Rank di SEO PowerSuite e le reali posizioni SERP di Google.

Ciò significa che il profilo di backlink di una pagina gioca un ruolo significativo nel posizionamento della stessa nelle classifiche del motore di ricerca.

Quindi i backlink svolgono ancora un ruolo molto importante a livello di posizionamento. Il consiglio per i webmaster e agli amministratori dei vari siti web, dunque, è quello di continuare a monitorare i vari backlink usando le alternative disponibili a PR.


5. Non è possibile influenzare il proprio punteggio PageRank

Ovviamente, anche riuscendo ad ottenere un possibile punteggio PR utilizzando i moderni strumenti a disposizione, la domanda è: fino a che punto è davvero possibile influenzarlo e cosa è possibile fare per migliorarlo?

Trovare strategie e spunti validi per aumentare il Page Rank è praticamente impossibile, ma di certo è opportuno applicare una serie di accorgimenti per cercare di mantenere alto il valore della pagina web.

Per questo motivo, è consigliabile eseguire un'analisi dei backlink; abbiamo già stabilito che i backlink sono ancora importanti per le classifiche. Utilizzando un tool in grado di eseguire l'analisi del backlink sarà possibile verificarne la tipologia.



Page Rank : aggiornamenti e variazioni

L'ultimo aggiornamento pubblico ufficiale del PageRank è avvenuto nel dicembre 2013. Nell'ottobre 2014, John Mueller di Google ha confermato ciò che molti sospettavano da tempo, ovvero, che il PageRank di Google Toolbar fosse ufficialmente morto.

La “sentenza di morte” vera e propria è giunta solo due anni dopo, quando Google ha rimosso la Toolbar PageRank dal suo browser.

Quindi, comprensibilmente, molte persone alzano gli occhi al cielo quando leggono notizie riguardanti possibili novità sul PageRank nel 2019.

Anche se Toolbar PageRank è di fatto sparito, Gary Illyes di Google ha confermato nel 2017 che tale metrica è ancora un segnale di classifica, anche se, di fatto, incide solo in minima parte rispetto al mare magnum di metriche utilizzate da Google.

Una delle “prove” circostanziali più rilevanti su un possibile utilizzo del PR da parte di Google, è stata fornita nel 2018, quando il colosso dei motori di ricerca ha depositato il brevetto del Page Rank.

Certo, solo il fatto che Google abbia depositato un brevetto, non significa necessariamente che tale strumento sia ancora in auge, ma si tratta comunque di un indizio a sostegno di coloro che ritengono che tale metrica abbia ancora un valore nella classificazione dei siti web.

Di fatto, dunque, anche se gli utenti non possono più visualizzare il punteggio PR, non possiamo affermare con certezza matematica che tale metrica sia definitivamente andata in pensione e non rappresenti ancora un parametro importante nelle classifiche.

Queste constatazioni, ci portano al “nocciolo” del problema : se sappiamo che PageRank è ancora un segnale di classifica ma non sappiamo quali cambiamenti stia apportando Google a tale algoritmo e quale sia il suo reale impatto nel 2020, quali sono le tattiche che è possibile adottare?

Solitamente, i professionisti di posizionamento siti web, si comportano in 2 modi ben distinti : ignorare totalmente il PR o analizzarlo tramite una nuova serie di tools a disposizione.

Quelli che appartengono alla prima categoria, bypassano il PR e si concentrano sulle metriche che è possibile misurare con precisione e che, sicuramente, miglioreranno il proprio sito web.

Quelli che, invece, vogliono dare ancora una chance a questa “antica” metrica di Google, si concentrano sull’analisi e l’utilizzo di nuove metriche fortemente correlate al PageRank che possono aiutare a produrre ipotesi e strategie ponderate.

C’è da dire che non esiste nessun metodo infallibile per calcolare il PageRank.



Come migliorare il PageRank

Anche se non è possibile visualizzare il punteggio PageRank di una data pagina web o misurarlo direttamente, esistono alcune pratiche che è opportuno adottare per preservare e aumentare questo valore, tra cui:

Creare backlink di qualità

Eseguire regolarmente l'analisi del backlink (utilizzando uno degli strumenti sopra menzionati) al fine di assicurarsi che il flusso di link presenti sul proprio sito provenga da pagine con valore di PageRank elevato. Una delle convinzioni più comuni tra i professionisti del SEO è che alcuni link potrebbero non avere una rilevanza a livello di Page Rank e che, addirittura, alcuni potrebbero avere un valore negativo (tanto da essere considerati azione di spam).

La cosa migliore da fare per evitare questi problemi è mantenere pulito il profilo di backlinks.

Seguire le migliori pratiche per i link in uscita ed i link interni

I collegamenti che appaiono nei contenuti di una pagina web sono più preziosi dei links di navigazione. Mantenere alto il numero di link che puntano da ciascuna delle pagine del sito ad altre pagine interne ed esterne è una delle pratiche migliori per favorire il posizionamento organico.



URL rating e Page Rank : qual è la differenza

In che modo l'URL Rating (UR) è simile al PageRank?

Partendo dal presupposto che nessuno, eccetto ovviamente Google, sa come si è sviluppata la formula PageRank nel corso degli anni, possiamo affermare che l’URL Rating è comunque paragonabile alla metrica originale di Google nei seguenti modi :

  • Valuta la quantità di collegamenti tra le pagine
  • Rispetta l'attributo "nofollow"


Sappiamo che Google, Page Rank o no, non è certo rimasto a guardare dal giorno in cui è stato sancito il presunto abbandono di questa storica metrica; facendo riferimento ad una dichiarazione di Matt Cutts risalente al 2009, scopriamo che già nel 2000 (anno in cui Cutts entrò a far parte di Google), l’azienda stava approntando metriche ed algoritmi che svolgessero un lavoro più sofisticato rispetto a quello di Page Rank.

Ma, in sostanza, in che cosa differisce l'URL Rating dal PageRank?

Nel corso degli anni Google ha depositato numerosi brevetti, accessibili al pubblico. Ma nessuno, nemmeno Bill Slawski, sa quali fattori fanno parte dei vari algoritmi e quale peso essi abbiano nella classificazione dei siti web.

Questo fatto, di per sé, rende difficile identificare le differenze esistenti tra l’URL Rank e il Page Rank dato che, di fatto, non è possibile chiarire quali sia il metro di giudizio di Google nel 2020 per la valutazione di un link.

Di fatto, sappiamo che l’URL Rating è in grado di determinare il valore dei collegamenti presenti in una pagina web su una scala che va da 1 a 100. Maggiore è il punteggio, maggiore è la rilevanza di una pagina.

Nell’analisi dell’URL rating, vengono presi in considerazione sia i link interni che quelli esterni.
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