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31 luglio 2020

Google Search Console, cos'è e come funziona?

Patrizia Maimone

Scritto daPatrizia Maimone

Tempo stimato per la lettura8 minuti

Chi gestisce un sito internet e si dedica con passione a quest'attività durante tutto il giorno lo sa bene! Riuscire a comprendere sino in fondo come il sito si comporta, quali sono le impressioni che genera, e tutto quanto inerente il traffico generato è di fondamentale importanza. Ecco perché viene utilizzato Google Search Engine, uno strumento completamente gratuito messo a disposizione da Google per tutti i webmaster.

Nel 2020, si sa, è importantissimo, se si possiede un'attività, aprire il relativo sito internet aziendale. Ma attenzione! Fare un sito internet aziendale non significa realizzarlo e lasciarlo fermo lì. Il semplice fatto di essere online non sarà d'aiuto né a noi né ai nostri potenziali clienti. E in ogni caso, pure se fosse così, cosa penserebbero questi utenti quando troverebbero un sito mai aggiornato e trascurato? Non faremmo una bella impressione.

Aggiornare spesso il sito (una delle 200 regole di Google) è fondamentale ma per fare un lavoro completo occorre chiedere, innanzitutto, l'integrazione del codice di Google Analytics. Proprio facendo un'analisi di quelli che sono i numeri risultanti da Analytics riusciamo a fotografare in maniera precisa quali siano le relazioni che legano gli utenti della rete che visitano il nostro sito e il sito stesso. Possiamo sapere, ad esempio, da dove provengono le visite, qual è il tempo di permanenza sulle pagine e quali sono quelle che generano maggiore interesse.

Google Analytics è un ottimo punto di partenza ma è bene associare a questo già utilissimo strumento anche Google Search Engine. Nonostante entrambi possano funzionare benissimo l'uno indipendentemente dall'altro, il massimo lo otteniamo indubbiamente nel momento stesso in cui li associamo! Tanto, come abbiamo anticipato, è un servizio fornito in maniera completamente gratuita! In cosa consiste? Perché si usa e quando è bene non farne a meno? Addentriamoci più da vicino in questo mondo. Per comodità ricordiamo che la sigla GSC (che utilizzeremo da qui in avanti) sta proprio per Google Search Console.


Google Search Console, di cosa si tratta?

Iniziamo chiarendo con esattezza di cosa parliamo quando l'argomento della conversazione è proprio la GSC. Per farlo, iniziamo con un esempio semplicissimo. Pensiamo ai dispositivi che il nostro meccanico collega alla centralina della nostra uto quando deve fare una diagnosi. Con un semplice collegamento, in brevissimo tempo, il meccanico riceve un resoconto di quelle che sono le cose che, nella nostra automobile, funzionano e quelle che, invece, hanno necessità di essere risolte.

Bene! GSC lo possiamo tranquillamente paragonare a questi dispositivi ad uso del meccanico. Con la differenza che, ovvio, ad utilizzarla è chi possiede un sito web. Al suo interno, infatti, troviamo resoconti chiari, veloci e completi di quello che nel nostro sito va bene e di ciò su cui, invece, dobbiamo assolutamente intervenire per ottenere un miglioramento della visibilità delle nostre pagine web agli occhi dei motori di ricerca.

Chi mastica SEO e, in genere, chi ha un sito da diversi anni ricorderà certamente il Webmaster Tool. Una serie di funzioni a misura di webmaster con cui, per l'appunto, si riusciva a mantenere sotto controllo tutti i "parametri vitali" del sito internet andando a scovare, sin da subito, eventuali problemi e permettendone una rapida soluzione. GSC rappresenta proprio l'evoluzione di quel "vecchio" ma efficace modello. Utilizzando questo strumento che, lo ribadiamo per l'ennesima volta è del tutto gratuito, possiamo monitorare il sito ma non solo. Ci sarà possibile, infatti, fornire qualche indicazione importante al Google Bot ovvero al mezzo che Big G utilizza per setacciare di continuo le pagine web presenti in rete in tutto il mondo per cercare i contenuti migliori da proporre agli utenti nel momento in cui effettuano una determinata ricerca.


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A cosa serve Google Search Console

Detto questo e compreso, a questo punto, cos'è la GSC, è utilissimo chiarire a cosa serve e quali sono le principali motivazioni che ci inducono ad utilizzarla. In parole povere, la GSC ci è utile per essere a conoscenza, praticamente in tempo reale, di come Google vede (o meglio scansiona) ogni singola pagina che fa parte del nostro sito internet. Si tratta di un parametro fondamentale per consentire a Google di ordinare i risultati in SERP. Viene da sé, quindi, che migliori saranno i risultati su Google Search Console, migliore sarà il posizionamento del nostro sito all'interno dei risultati di ricerca. Ecco perché, nel momento stesso in cui qualcosa non funziona nel nostro sito o, quanto meno quando qualcosa "non quadra" a Google e non rispetta i suoi canoni, veniamo prontamente avvisati in modo da poter correre, come si suol dire, ai ripari. Ma non solo! Se GSC ci segnala il problema, ci indica dove, di preciso, si è verificato "l'inghippo" e quali sono le strategie che possiamo mettere in atto per la sua risoluzione.

Nonostante questi avvisi siano sempre a nostra completa disposizione all'interno del pannello di controllo della Google Search Console, per essere certo che il messaggio ci arrivi per tempo, Google ha previsto anche che i webmaster siano allertati mediante l'invio di un'email. Questo vale quasi sempre, e soprattutto, quando gli errori o i problemi riguardano più pagine del sito o, in generale, hanno una gravità piuttosto elevata.

Date queste informazioni principali, vedremo più avanti quelle che sono le principali funzioni per cui GSC è uno strumento davvero indispensabile.


Indicizzazione sito? Google Search Console è inutile

Vi sono alcuni casi in cui l'utilizzo di Google Search Console è inutile. Esiste, soprattutto, un vero e proprio mito su questo strumento che è bene venga sfatato ancor prima di proseguire. Nonostante lo strumento in questione sia capace di darci un quadro completo di come Google e, in generale, i motori di ricerca recepiscono le pagine del nostro sito, la Google Search Console non serve assolutamente per l'indicizzazione dei siti web. Per un'operazione di questo tipo, infatti, le "strategie" da attuare sono ben altre.

Mettiamoci in testa, dunque, che siti non validati su GSC siano ben indicizzati o che, al contrario, siti verificati da GSC siano considerati praticamente invisibili dai motori di ricerca che, dunque, non li indicizzano affatto. Chi intende utilizzare questo strumento, dunque, per indicizzare le proprie pagine, sappia da principio che non è questa una delle sue prerogative.


Chi dovrebbe utilizzare la Google Search Console

Data una definizione principale di cos'è la Google Search Console e di cosa, invece, non è, andiamo a vedere a chi è indicato, essenzialmente, questo strumento. Abbiamo detto che l'indicizzazione è fuori discussione. Ma, date le informazioni importanti che ci fornisce, la GSC è ideale per tutti coloro che hanno un sito web. L'attivazione di questo strumento è utilissima. Chiunque ha un sito, poi, è bene che ne condivida le autorizzazioni d'accesso anche con chi, insieme a lui, gestisce il sito in modo da favorire l'accesso alla piattaforma e, dunque, ai dettagli sul sito stesso. I proprietari di siti possono rendersi conto in maniera immediata di come dunziona il sito, verificando da subito se esistono eventuali punti critici da rivedere. E, cosa importante, per fare questo non occorre avere particolari conoscenze sotto il piano tecnico.

GSC non è utilissima solo ai proprietari di siti ma si rivela indispensabile anche per chi lavora in ambito di sviluppo, di SEO e di marketing. In tutti questi casi, infatti, avere da subito a disposizione i dati relativi al sito è utile per la calibrazione di ogni songolo sforzo all'interno delle aziende cercando di concentrarsi quanto più possibile su ogni contenuto che, se ottimizzato, possa portare il risultato desiderato e per cui tanto si è lavorato.


Come attivare Google Search Console

L'utilizzo di Google Search Console presuppone, come molti altri servizi, la dovuta attivazione che non può prescindere dalla verifica della proprietà. Proprio questo è il primo passo da compiere per attivare il servizio. Questo è anche logico dal momento che, per controllare tutti i parametri di un sito web o di un'applicazione, si deve necessariamente esserne i proprietari o, in alternativa, essere in possesso delle autorizzazioni per accedervi. I proprietari di un sito, in effetti, possono essere più d'uno. Ciò che importa è che almeno uno di essi abbia rivendicato la proprietà su GSC in modo da poter attivare tutti i servizi inclusi in questo indispensabile strumento.

Pare importante, però, chiarire che vi sono alcune categorie di siti per cui non è necessario verificare la proprietà. Stiamo parlando di ogni sito ospitato su Google e dunque, essenzialmente, ogni pagina di Blogger o di Google Sites utilizzato per la gestione e la creazione di un sito internet che richieda un minimo investimento iniziale e per cui non sia necessaria una particolare competenza sul piano programmativo.

Ci sono altri casi, invece, in cui la verifica può avvenire praticamente in maniera automatica. Questo è valido, ad esempio, se abbiamo già effettuato una verifica per l'attivazione del già citato Analytics.

Una volta che avremo inserito tutti i dati necessari per la verifica, sarà premura di Google verificarli nel più breve tempo possibile e procedere con l'elaborazione dei dati. Ogni volta l'operazione avverrà in maniera automatica e a titolo gratuito fino al momento in cui noi, in qualità di proprietari del sito, non forniremo indicazioni differenti.


Cliccate qui per avere maggiori informazioni


Google Search Console, funzioni irrinunciabili

Abbiamo anticipato, nel momento in cui abbiamo definito la Google Search Console, che avremmo parlato in seguito di quelle che sono le sue funzioni che definiamo irrinunciabili e che meritano, senza alcuna ombra di dubbia, di essere dovutamente approfondite. Iniziamo con il dire che l'utilizzo della console non è molto complicato grazie ad un menù semplice, non particolarmente ricco che però offre tutti gli strumenti indispensabili per l'ottimizzazione del sito. Va da sé, dunque, che la GSC è fondamentale in ottica SEO. Ma quali sono queste funzioni? Vediamole più da vicino.


Sitemap

Sitemap è sicuramente una delle funzioni più importanti della Google Search Console. Si tratta, non a caso, di una voce da prendere in considerazione sin da subito quando ci troviamo all'interno di GSC. Ma a cosa serve questa funzione?

Semplicemente ad inviare a Google delle segnalazioni (mediante il file sitemap) sulla strutturazione del sito su cui stiamo lavorando. Google ne trarrà un vantaggio nel suo lavoro di scansionamento, potrà procedere con l'orientamento delle sue attività di indicizzazione e lavorerà più velocemente. Grazie alla sitemap, infatti, possiamo comunicare quali pagine sono incluse nel nostro sito e qual è l'ordine gerarchico in cui sono sistemate (ovviamente in base ai contenuti).
Nel momento in cui genera una sitemap, Big G indica di sottolineare le versioni canoniche di ciascuna pagina ovvero quelle che desidriamo siano considerate come standard anche se sono presenti altre pagine similari che i motori di ricerca potrebbero leggere come un doppionee e quindi penalizzarci.

La creazione e la segnalazione di una sitemap è importantissima ma non risulta indispensabile. A dire ciò è lo stesso Google dal momento che se i collegamenti tra le varie pagine sono effettuati in maniera corretta, l'indicizzazione può avvenire al meglio anche senza una sitemap.

Al contrario, se il sito è stato appena creato e rappresenta, dunque, una novità e, soprattutto, non ha ricevuto molti link esterni, creare una sitemap è molto più che consigliato. Lo stesso vale anche se il nostro sito è composto da un numero molto elevato di pagine.


Introduzione

L'introduzione è un'altra delle sezioni della Google Search Console dinnanzi a cui ci troveremo. Al suo interno è compreso ogni rapporto sintetico che riesce a fornirci indicazioni importanti su tre fronti: quello delle prestazioni, quello delle coperture e quello degli eventuali (se vi è la possibilità di farli) miglioramenti. Ciascuno dei tre merita indubbiamente un approfondimento.

L'aspetto inerente le prestazioni ci indica la quantità di traffico che, attraverso il motore di ricerca di Google, è giunto sul nostro sito. Questa voce raccoglie le informazioni presenti anche su Analytics con la differenza che, in questo caso, la visualizzazione è più immediata. All'interno di un grafico possiamo controllare quanti clic abbiamo ricevuto e quante sono, invece, le impressioni ovvero il numero di volte in cui una delle pagine del nostro sito è apparsa in SERP (in questo caso non viene considerato il fatto che, poi, sia stata scelta o meno dagli utenti).

Altro dato che visioniamo è quello del CTR medio che va a considerare quanti sono state, invece, le impressioni che hanno portato al clic. Parametro, questo, molto importante se abbiamo intenzione di procedere con l'impostazione di strategie di ottimizzazione del titolo delle varie pagine che possano "convincere" gli utenti a preferirci alla concorrenza andando a cliccare sul nostro risultato.

Ultima informazione disponibile è quella inerente la posizione media. Questo è il valore che ci informa sulla posizione in SERP occupata dal nostro sito.

Possiamo filtrare le prestazioni con varie metodologie scoprendo, ad esempio, nei dettagli quali tipi di contenuti hanno contribuito in misura maggiore a migliorare il nostro posizionamento in SERP.

Una volta che avremo dato un'occhiata d'insieme a tutta la schermata non ci sarà difficile verificare dove, eventualmente, andare ad intervenire o quali sezioni correggere o mogliorare.

Passiamo, adesso, all'aspetto inerente la copertura. All'interno di questa finestra, Google Search Console ci mostra come vede le pagine che compongono il nostro sito. In maniera particolare, potremo trovarci dinnanzi a quattro tipologie di categorizzazione.

- Si parte con le pagine valide che sono quelle che hanno un'indicizzazione corretta;

- le cosiddette pagine con avvisi sono pagine che, nonostante siano indicizzate, presentano qualche problema su cui intervenire;

- le pagine escluse sono quelle che, come facilmente si può intuire dal nome, non sono state indicizzate. Il motivo della mancata indicizzazione è, per queste pagine, il fatto che è stato indicato a Google di comportarsi in questo modo. All'interno di questa sezione potremmo trovare anche pagine che non sono state ancora indicizzate dal motore di ricerca a causa, ad esempio, di qualche problema tecnico o similare;

- le pagine contrassegnate nella voce "Errore" sono quelle che presentano errori e vanno, quindi, corrette. Quali sono le motivazioni che possono portare ad una situazione di questo tipo? Diverse e comunque sempre specificate da parte di Big G.

Ultimo aspetto che rientra nelle Introduzioni di Google Search Console è quello inerente i miglioramenti. Qui possiamo analizzare due diverse voci ovvero usabilità sui dispositivi mobili e AMP. La prima ci fa notare se le nostre pagine sono correttamente utilizzabili (senza alcun disagio per gli utenti) dai dispositivi mobili (oggi l'essere Mobile Friendly è fondamentale per tutti i siti). La seconda, invece, ci informa sulla compatibilità della struttura del nostro sito e delle nostre pagine con gli standard tipici dell'AMP e ci informa, dunque, se è possibile trovare versioni dei contenuti più semplificate e leggere che si possano scaricare rispetto alla versione classica. Questo è un aspetto che per molti potrebbe apparire di secondo piano e non lo è dato che un'opzione di questo tipo è indispensabile, ad esempio, cìper tutti gli utenti che si trovano a navigare in un luogo dove la copertura della rete non è eccezionale e non consente buone performances di download.

Se i dati, in entrambe le sezioni, non sono soddisfacenti è bene correre immediatamente ai ripari e ottimizzare tutti i contenuti in modo da migliorare, per l'appunto, i risultati.


Link

Altra sezione importantissima di Google Search Console è proprio quella denominata Link. Al suo interno troviamo informazioni che riguardano sia i link esterni che quelli interni. Vediamoli entrambi.

In Link esterni possiamo trovare i rendiconti sul numero delle volte in cui gli utenti che hanno visitato un determinato sito sono partiti da un altro sito che ci ha "linkati" mediante, per l'appunto, un link esterno. Grazie a questo parametro è possibile accorgerci immediatamente se dovessero capitare qualche attività anomala, come i richiami effettuati con troppa frequenza che Google, tra l'altro, non gradisce affatto. Questa sezione, però, può essere sfruttata anche per comprendere se è possibile instaurare una collaborazione vantaggiosa con altri siti.

Come si può ben intuire dalla denominazione stessa, all'interno della voce Link Interni troviamo un report che ci informa sul numero delle volte in cui gli utenti sono giunti su una determinata pagina del nostro sito provenendo da un'altra pagina del sito stesso. I dati di questa sezione sono in grado di fornire un quadro completo anche su quello che è il tempo che gli utenti trascorrono sul sito passando, perché interessati dai contenuti, da una pagina all'altra.


Controllo URL

Controllo URL è una delle altre funzioni di Google Search Console. Proprio grazie a questa possiamo testare delle pagine rispetto ad altre. Una volta scelte le pagine da esaminare, se ne possono conoscere i gradi di indicizzazione, della possibilità di essere utilizzate su dispositivi mobili e della corrispondenza agli standard dell'AMP.

Per ogni parametro possiamo sapere se tutto sta filando liscio o se c'è bisogno, come in altre sezioni, di intervenire con un'operazione, più o meno severa, di manutenzione.

Qualora lo volessimo, possiamo chiedere che una pagina venga testata in tempo reale. In questo modo possiamo ssapere da subito se gli interventi che abbiamo messo in atto hanno sortito gli effetti sperati oppure no senza attendere la scansione automatica.


Google Search Console, l'importanza dei dati strutturati

Se quelle viste fino a questo momento sono le funzioni essenziali ma importanti di Google Search Console, esiste un altro argomento legato a questo strumento di scansinamento di cui è fondamentale parlare. Stiamo parlando dei cosiddetti dati strutturati di cui abbiamo già parlato nelle scorse settimane.

Abbiamo anticipato che Big G utilizza il Google Bot, un vero e proprio robot, per procedere alla scansione di ogni singola pagina internet che si trova in rete. Qualora queste pagine siano costruite in maniera esatta, è possibile evitare di fornire al bot una sitemap che, come abbiamo anticipato poc'anzi, si può tranquillamente tralasciare.

Qualora fossimo, invece, decisi a dare un deciso aiuto al motore di ricerca (il riferimento è, naturalmente, a quello di Google) possiamo farlo effettuando la segnalazione di ogni dato secondo una struttura standard che Google può riconoscere senza affaticarsi troppo.

A questo scopo possiamo avvalerci dei dati strutturati, strumenti come schema.org, i cosiddetti microformati e gli evidenziatori di dati nonché l'utilizzo dei rich snippet.

Qualora il nostro bacino di utenza non sia molto avvezza ad utilizzare le keywords e, quindi, non vi sono molti concorrenti che possono darci filo da torcere, utilizzare i rich snippet può essere molto utile. Se, al contrario, i concorrenti con cui dobbiamo confrontarci sono molti, il suggerimento a Big G di frame di contenuto da utilizzare per l'arricchimento degli snippet può dare davvero la differenza.

Concludendo

Ottimizzare i siti internet per i motiri di ricerca e attuare, di conseguenza, un'ottima strategia SEO, è un compito da non trascurare e che, per essere svolta nella maniera migliore, deve considerare più di un aspetto. Normalmente, infatti, è richiesto l'avere abbastanza tempo a disposizione sia nell'effettuazione fisica del lavoro che per l'aspettare i tempi tecnici per la corretta indicizzazione. Non deve mancare una buona dose di energia e non è affatto consigliato adagiarsi sugli allori dal momento che il posizionamento è un argomento importante e non cade giù dal cielo come per magia. Per migliorarlo bisogna lavorare duro ed essere costanti.

Per fare un buon lavoro, proprio Google Search Console, di cui abbiamo ampiamente parlato in questo articolo, rappresenta uno degli alleati più importanti. Saperla utilizzare nella maniera più corretta (conoscendone quindi le principali caratteristiche) è utilissimo per riuscire a raggiungere il risultato sognato sin dal momento in cui abbiamo deciso di mettere in rete il nostro sito web.

Ricordiamo, infine, che Big G lavora sempre per migliorare i suoi strumenti e, in generale, la qualità dei contenuti presenti su internet. Proprio per questo motivo, anche la GSC non sfugge a continui aggiornamenti e miglioramenti mirati a rendere questo importante strumento sempre più utile e performante. Per mantenersi sempre aggiornati è bene consultare periodicamente la pagina ufficiale di Google.


Per ulteriori informazioni, comunque, non esitate a contattarci.


Saremo lieti di supportarvi nella scelta della strategia SEO più giusta e di affiancarvi per garantirvi un eccellente utilizzo della Google Search Console. In Doweb, infatti, lavoriamo quotidianamente per garantire la corretta ottimizzazione dei siti web dei nostri clienti perché la vostra soddisfazione è anche la nostra.
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