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06 aprile 2020

Come funziona un sito web?

Desirée Pucci

Scritto daDesirée Pucci

Tempo stimato per la lettura6 minuti

Si stima che, in tutto il mondo, siano stati realizzati circa 1.300.000.000 siti web (dei quali circa 200.000 attualmente attivi).

Si tratta di cifre davvero impressionanti, che fanno capire la portata di questo fenomeno. Aziende, professionisti e semplici appassionati che desiderano condividere la propria esperienza con il resto del mondo, sfruttano quotidianamente le opportunità che un sito web professionale mette loro a disposizione.

Se parliamo di business, un sito web è sostanzialmente una “vetrina” digitale che mostra quelli che sono i propri servizi e/o prodotti ad una potenziale clientela. Non solo. Tramite il sito web è possibile per i visitatori mettersi in contatto direttamente con l’azienda o il professionista in questione tramite strumenti di comunicazione diretta quali le form contatti o chiedere supporto immediato tramite estensioni di live chat.

Qualunque sia la sua dimensione, la portata ed il livello, è fondamentale conoscere cosa c’è dietro alla realizzazione di sito web, per comprendere al meglio il funzionamento.

Elementi di un sito web : i DNS

Con l’acronimo DNS si vuole indicare il Domain Name System, ovvero, il sistema di “traduzione” dei nomi di dominio in indirizzi IP che permette ai browser di caricare risorse web.

Il termine DNS si riferisce anche al sistema gerarchico utilizzato per effettuare ricerche nella rete di milioni di indirizzi IP, per individuare l'IP esatto del sito Web desiderato.
Ogni sito web, così come ogni dispositivo utilizzato per la navigazione su Internet, possiede un proprio indirizzo IP. Questo “indirizzo di protocollo Internet” è una stringa univoca di numeri che identifica ogni dispositivo digitale per comunicare tramite il World Wide Web.

Grazie al DNS, non è necessario mantenere una rubrica di indirizzi IP. Ogni volta che si utilizza un nome di dominio, il servizio DNS individua il sito Web corrispondente e ne traduce il nome nel suo indirizzo IP corrispondente.

E’ innegabile che si tratti di una funzionalità indispensabile, in quanto i nomi di dominio alfabetici sono più facili da ricordare degli indirizzi IP.

Gli indirizzi IP consentono di individuare un computer su Internet e di inoltrare le informazioni (dati dei siti Web, e-mail, ecc.) che viaggiano tra i computer. Non appena si digita un nome di dominio (ad esempio Amazon.com) nella barra delle URL del browser, parte una verifica per accertarsi che uno degli IP associati a questo dominio sia presente nella memoria locale (memoria cache) del computer. In caso contrario, la ricerca viene effettuata mettendo in gioco i DNS. Ad esempio, l'URL per Amazon.com è associato ai server gestiti da Amazon Web Services. Il DNS ci consente di raggiungere i server di Amazon quando digitiamo Amazon.com nel browser.

Una volta che il server DNS trova il nome di dominio, il server restituisce il nome di dominio e il suo indirizzo IP al server DNS richiedente.

Il DNS gestisce un sistema di rete client/server che esegue le seguenti operazioni:
  • Invia richieste e riceve risposte dai server DNS. Ogni richiesta contiene un nome che risulta nel corrispondente indirizzo IP restituito dal server. Questo è noto come DNS forward.
  • Trova i server corretti per recapitare la posta elettronica.

Come è organizzato il DNS?

Internet è costituito da una vasta rete di computer situati in tutto il mondo intercollegati tra di loro. Il DNS è un sistema gerarchico che funziona eseguendo la scansione delle informazioni su un sistema di server collegati per determinare la posizione di un determinato server di nomi di dominio.

Quando le persone visitano un determinato nome di dominio, le sue impostazioni DNS determinano quali server raggiunge. Ad esempio, se si utilizzano le impostazioni DNS di Siteground, i visitatori del proprio sito raggiungeranno i server Siteground che ospitano tale sito web.
Per capire come viene interrogata la gerarchia dal computer per “caricare” un sito Web sul monitor del PC o sullo schermo di un dispositivo mobile, è necessario avere una conoscenza di base degli elementi che comprendono un nome di dominio e di come questi si collegano agli indirizzi IP.

Ogni IP è unico; la forma più comune di indirizzo IP è nota come IPv4 e compare come un insieme di quattro numeri; ogni set non ha più di tre cifre e ogni set è separato da un singolo punto (ad esempio 177.128.258.756). Il DNS associa un nome a quell'indirizzo IP, risparmiando il fastidio di ricordare una serie complicata di numeri per ogni sito Web che si desidera visitare.

Esistono sostanzialmente 3 tipi di domini, ovvero :
  • Dominio di primo livello: è il punto più remoto del dominio. Il TLD più comune in Italia è .it, mentre a livello mondiale è .com. All'interno della gerarchia, i TLD sono in cima per quanto riguarda i nomi di dominio. ICANN supervisiona i TLD e facilita la distribuzione dei TLD, più comunemente attraverso un registrar di domini come Siteground.
  • Dominio di secondo livello : si tratta frequentemente del nome del sito Web e la parte univoca del nome di dominio, che appare alla sinistra del TLD. Ad esempio, il dominio di secondo livello nell'URL www.miosito.com è “miosito”.
  • Dominio di terzo livello: noto anche come sottodominio, si riferisce a tutto ciò che appare prima del dominio di secondo livello, il sottodominio più comune è www.

Elementi di un sito web : il Web Hosting

La definizione di base di web hosting è semplice e intuitiva: è un servizio che fornisce l'infrastruttura che consente di pubblicare un sito Web. Un servizio di web hosting in genere addebita una commissione ricorrente che fornisce all'entità abbonata un nome di dominio, un determinato spazio di archiviazione per le pagine del sito Web e un server che consente l'accesso generale via Internet.

Esistono decine di servizi di web hosting affidabili a livello globale; la maggior parte offre un set di servizi di base simile, mentre alcuni sono specializzati in mercati di nicchia più specifici.

La scelta del giusto servizio di web hosting è un punto cruciale per avere un sito web performante e facilmente accessibile dagli utenti, soprattutto per quanto riguarda i tempi di caricamento.
Forse il fattore più importante nella scelta di un servizio di web hosting è sapere esattamente di cosa si ha bisogno per il proprio sito. La maggior parte dei providers è in grado di fornire la tipologia di funzionalità necessarie ma è opportuno avere le idee chiare prima di procedere con la realizzazione del sito stesso.

Ci sono molti criteri da considerare quando si sceglie un servizio di web hosting; alcuni sono ovvi e misurabili (ad es. costo e spazio garantito), mentre altri criteri (ad es. assistenza clienti) sono più sottili e soggettivi.

I server forniti dai servizi di web hosting sono generalmente classificati in una di queste quattro categorie:
  • Server condiviso : probabilmente l'opzione più comune siti web di piccole imprese con livelli minimi di traffico. La definizione “hosting condiviso” sottintende il fatto che più di un sito Web viene archiviato su un singolo server. I server condivisi sono spesso l'opzione meno costosa, il che li rende interessanti per le startup e altre piccole realtà imprenditoriali.
  • Server Dedicato: quando un singolo server ospita un singolo sito Web, viene chiamato server dedicato. Questa configurazione consente a quel server di concentrarsi solo sul sito Web che ospita. Il server dedicato di solito è più costoso di un server condiviso, ma quel costo aggiuntivo può valere la pena per le aziende per le quali le prestazioni del sito Web sono fondamentali per il successo.
  • Server Cloud hosting (VPS): simile al server condiviso, i server virtuali (VPS) consentono a molti siti Web di essere ospitati in un sistema server basato su cloud. Un VPS è essenzialmente la versione basata su cloud di un server condiviso; tuttavia, a causa della scalabilità e della flessibilità del cloud computing, il VPS può offrire maggiori funzionalità.
Prima di iniziare a prendere in considerazione qualsiasi servizio di web hosting, è necessario effettuare una valutazione approfondita delle esigenze aziendali relative al sito web.


Elementi di un sito web : il Database

Un database è un insieme strutturato e organizzato di dati. Nella terminologia informatica un database si riferisce a un software utilizzato per archiviare e organizzare i dati.

I database relativi ai siti web, sono organizzati in un sistema di tabelle (tables) nelle quali vengono archiviati differenti tipologie di dati. Quando, per svolgere una determinata funzione, il sito necessita di uno specifico file, viene fatta ricercata una specifica funzione all’interno di una delle tabelle presenti nel database.

La maggior parte dei siti web realizzati con CMS (Content Management System) come Wordpress o Joomla utilizza MySQL come sistema di gestione del database. MySQL è un software utilizzato per creare database e per archiviare e ottenere dati quando richiesto. Essendo un software opensource, MySQL è progettato per funzionare al meglio con altri popolari software open source, come server web Apache, PHP e il sistema operativo Linux.

Quando si parla di “host del database” ci si riferisce al computer che ospita un database su un server MySQL. Il più delle volte è “localhost”; tuttavia, alcuni provider di web hosting possono utilizzare nomi host diversi per gestire i server MySQL.
Come accennato in precedenza, i database sono strutturati secondo una serie di tabelle e, ciascuna di essa, comprende informazioni a loro volta classificate secondo colonne e righe. Ogni riga ha un campo per ogni colonna della tabella.
Prendiamo come esempio, una struttura “tipo” di un database Wordpress; il CMS, una volta installato, crea automaticamente una serie di tabelle all'interno del database, del tipo:
  • wp_comments
  • wp_links
  • wp_options
  • wp_postmeta
  • wp_posts
  • wp_terms
  • wp_term_relationships
  • wp_term_taxonomy
  • wp_usermeta
  • wp_users
Ognuna di queste tabelle ha colonne diverse in cui sono archiviati i dati. Ad esempio, la tabella wp_users in WordPress presenta le seguenti colonne:
  • ID
  • user_pass
  • user_email
  • user_url
  • user_registered
  • user_activation_key

Elementi di un sito web : il CMS

CMS sta per "sistema di gestione dei contenuti": si tratta di un'applicazione software che aiuta a creare un sito web da zero, implementando funzionalità di gestione e modifica dei contenuti dello stesso.

In passato, la maggior parte dei siti web era statica; questo significa, sostanzialmente, che nel momento in cui si verificava la necessità di apportare modifiche al sito, tali variazioni doveva essere effettuate manualmente dagli sviluppatori.

Al giorno d'oggi, è necessario apportare modifiche rapide e continue ai siti web ed è per questo che i CMS sono ampiamente utilizzati.
La decisione di affidarsi ad un CMS è dettata, nella maggior parte dei casi, ad una esigenza di tipo economico e “logistico”, nel senso che è molto frequente la necessità di apportare cambiamenti ad un sito web e i proprietari della piattaforma preferiscono avere la possibilità di effettuare tale modifiche da soli.

Il CMS consente anche a chi non ha dimestichezza con i linguaggi di Markup come HTML e CSS di apportare modifiche e procedere con la pubblicazione di nuovi contenuti.

Di solito, un CMS è costituito da due parti principali:
  • Back-office: si tratta della parte del sistema responsabile della funzionalità, della memorizzazione e della gestione delle informazioni e dei contenuti presenti sul sito.
  • Front-office: la parte del sistema che funge da interfaccia per gli utenti. Si tratta, sostanzialmente, di ciò che si vede una volta caricato il sito web sul browser e concerne tutti i principali aspetti grafici.
Come già accennato in precedenza, il principio fondamentale di un CMS è che il contenuto del sito web e il suo design sono due cose separate. Per stilizzare un CMS dal lato front, è possibile affidarsi a “modelli” pre-impostati che, tramite alcune funzionalità presenti nel back office, potranno essere personalizzate a proprio piacimento. Questi modelli prendono il nome di “temi” o “template” e sono disponibili per il download sia all’interno del CMS stesso (vedi la ricerca temi di Wordpress) sia presso i siti dei principali sviluppatori del settore.

Principali tipi di CMS

Esistono vari tipi di CMS e ognuno di loro è progettato per adattarsi a diverse tipologie di sito web.
Alcuni CMS sono progettati per siti specifici, come blog, negozi online o forum, altri invece sono “universali” e offrono molteplici opportunità per creare vari progetti.

Alcuni CMS sono disponibili a livello gratuito, altri invece sono a pagamento.

Esistono 2 tipi principali di CMS:

CMS open source : Si tratta di CMS gratuiti, senza costi di licenza o di aggiornamento. Tuttavia, per sfruttare pienamente i CMS open source è spesso necessario effettuare dei pagamenti per per:
  • assistenza tecnica durante l'installazione e l'impostazione
  • temi, componenti aggiuntivi e plug-in compatibili (anche se potrebbero essere disponibili versioni gratuite)
  • supporto, incluso l'aggiornamento periodico
Esempi delle piattaforme CMS open source più utilizzate includono:
  • Wordpress
  • Joomla
  • Drupal
  • Magento (e-commerce)
  • PrestaShop (e-commerce)
È possibile installare e gestire CMS open source su un server Web. Mentre la maggior parte delle soluzioni è pronta all'uso, sono disponibili innumerevoli personalizzazioni per soddisfare le diverse esigenze aziendali, come plug-in per siti di e-commerce, strumenti per ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca o personalizzare temi e layout di progettazione.

CMS proprietario : i CMS proprietari sono creati e gestiti da una singola azienda. L'uso di tali CMS comporta generalmente la sottoscrizione di un canone mensile o annuale per l’utilizzo del software e per il relativo supporto.

Esempi di soluzioni CMS popolari includono:
  • Magento (anche se è disponibile una versione free)
  • Shopify
Di solito è possibile personalizzare il CMS proprietario con funzionalità integrate, sebbene ciò possa comportare costi aggiuntivi.

Se si sta cercando un CMS per un sito Web nuovo di zecca, è meglio scegliere una soluzione che abbia tutte le caratteristiche e le funzioni importanti per soddisfare le esigenze aziendali attuali e future.

Un buon CMS dovrebbe essere conveniente, completo ed efficace. Tra i CMS più utilizzati e diffusi, come accennato in precedenza, troviamo :
  • WordPress (oltre il 60% dei contenuti web viene sviluppato utilizzando questo strumento)
  • Drupal
  • Joomla
  • Wix

Elementi di un sito web : HTML e CSS

Sviluppato per la prima volta da Tim Berners-Lee nel 1990, HTML è l’acronimo di Hypertext Markup Language. Questo linguaggio viene utilizzato per creare pagine digitali che vengono visualizzati sul World Wide Web. In sostanza, ogni pagina web che abitualmente viene visualizzata su Internet è scritta usando una delle versioni di questo linguaggio di markup.

Il codice HTML garantisce la corretta formattazione di testo e immagini per il browser; senza HTML, un browser non potrebbe visualizzare né il testo della pagina né gli altri elementi ipertestuali.

L'HTML fornisce una struttura di base della pagina, sulla quale i fogli di stile a cascata (CSS) intervengono per modificarne l'aspetto.

I CSS gestiscono sostanzialmente l'aspetto grafico di uno determinato sito web, occupandosi di stilizzare colori, margini, carattere del testo, padding e altri fattori.
I fogli di stile di un sito web possono essere incorporati direttamente all’interno dei file html o, come di solito si consiglia, essere collegati tramite una riga di codice nella sezione “head” del file in modo da essere “pescati” in una cartella esterna.

I linguaggi di markup hanno una loro propria sintassi che, con il passare degli anni e delle versioni, è stata modificata per adattarsi meglio alle esigenze delle nuove direttive web; il linguaggio HTML5, ad esempio, è quello attualmente più utilizzato dagli UX designers e dai professionisti della creazione siti web per struttura i vari portali insieme alla CSS3, naturale evoluzione del “vecchio” linguaggio CSS.


Altri elementi importanti di un sito web

Quelli elencati finora, sono senza dubbio gli elementi fondamentali che consentono ad un sito web di funzionare nella maniera più opportuna. Esistono, però, altri fattori legati alla realizzazione di un sito web aziendale o professionale che ricoprono un ruolo di discreta importanza.

Il primo di questi, è senza dubbio un indirizzo email professionale legato al sito web realizzato.
Probabilmente la maggior parte degli utenti possiede già un indirizzo email presso un provider di posta gratuito come Gmail, Hotmail o Yahoo. Sebbene si tratti di un indirizzo email valido ed efficiente a tutti gli effetti, è innegabile che la mancata correlazione diretta con i proprio sito web rappresenti una pecca non da poco relativamente all’immagine che si vuole dare del proprio business.

L'alternativa è quella di impostare un indirizzo email personalizzato con il proprio nome di dominio (ad esempio, se il nostro sito avrà un dominio del tipo “www.miosito.it”, la mail potrebbe essere “info@miosito.it”).
Per creare un account di posta collegato al proprio dominio, è sufficiente accedere al pannello di controllo del proprio provider di hosting e procedere con la creazione dell’indirizzo. In questa sezione del pannello di controllo è anche possibile scegliere la quantità di spazio disponibile per il suddetto indirizzo email.

Un altro elemento ormai indispensabile per chiunque decida di realizzare un sito web, è senza dubbio Google Analytics. Si tratta del più noto strumento di analisi dei dati che consente di comprendere il comportamento degli utenti su un sito web.

Grazie all’implementazione del codice Analytics, è possibile monitorare quante persone visitano il sito in un determinato intervallo di tempo, quale pagina visitano di più, per quanto tempo rimangono su ciascuna pagina ecc.
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