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23 novembre 2022

Quality Raters: cosa sono e come influenzano i risultati di Google

Alex Baldarelli

Scritto daAlex Baldarelli

Tempo stimato per la lettura8 minuti

Non solo algoritmi e robot. Sapevi che ci sono delle persone dietro i risultati di ricerca di Google? Si chiamano Quality Raters, sono circa 15mila, sono distribuiti in varie parti del mondo e possono influenzare il posizionamento del tuo sito in SERP. Dal 2005, i Google Quality Raters sono i collaboratori esterni del colosso di Mountain View, che - secondo specifiche guide lines - controllano e valutano la qualità dei contenuti delle pagine web.

Quasi tutto il lavoro viene fatto da spider e sistemi AI, ma ci sono alcuni contenuti che non possono essere giudicati in modo completo ed esaustivo da una macchina, per quanto possa essere smart. Ecco che allora subentra “il lato umano” del motore di ricerca, la voce che giudica se dovrai lavorare ancora tanto sulla qualità del tuo sito, per poter scalare posizioni. Ma che cosa fa nello specifico il Quality Rater e quali sono veramente le metriche utilizzate per le valutazioni? C’è un modo per conquistare il suo “apprezzamento”? Scopriamolo!

Che cosa fanno i Quality Raters di Google
Abbiamo visto che il sistema di valutazione che Google adotta per giudicare la qualità delle pagine web non si limita a un semplice algoritmo, ma coinvolge delle persone in carne e ossa che dicono “sì questo contenuto vale”, “no, questo non porta alcun valore aggiunto agli utenti”, “questo è palesemente copiato” e per finire “questo vuole fregare l’algoritmo…”.

Si tratta quindi di un’analisi prettamente qualitativa su determinati contenuti, che non può essere effettuata dai crawler. Hai mai visto alcune pagine web che raggiungono ottime posizioni in SERP, nonostante contengano informazioni totalmente errate? Gli spider non possono riconoscerle, pertanto è necessaria la mano e soprattutto l’occhio vigile e puntuale di una persona, per far sì che nelle prime posizioni ci siano sempre contenuti utili per gli utenti.

È bene ricordare, tuttavia, che il Quality Rater non può accedere ad alcun meccanismo dell’algoritmo, non può penalizzare o peggio ancora bannare un sito web, così come non determina direttamente il posizionamento di una pagina sul motore di ricerca. Vengono utilizzati dei criteri e un sistema di valutazione specifico, pertanto sì indirettamente influenzano il posizionamento organico in SERP.

Indirettamente, perché non è che influenzano il ranking dei siti valutati, bensì condizionano la classifica di ogni sito web rispetto a una determinata query oggetto di valutazione, in base alla qualità del contenuto.

Inoltre, il lavoro dei Quality Raters è importante anche nella lotta alla disinformazione presente sul motore di ricerca. Gli algoritmi automatici e i crawler spesso non sono in grado di scovare tutte le fake news presenti sul web.

Dal campione di ricerche al rating: come funziona la valutazione “umana” di Google
Le linee guida di Google contengono dei parametri di valutazione della qualità della pagina, come una pagina deve soddisfare i bisogni degli utenti: quanto è utile questo risultato per l’user intent?

Inoltre, viene specificato il Rater Task, ossia il processo di valutazione che i Quality Raters devono adottare e seguire step by step.

In primis, Google crea un campione di ricerche e lo assegna a un gruppo di valutatori, che li utilizzeranno in diversi task e giudizi. Uno di questi è il side-by-side. Ai Raters vengono mostrati due diverse serie di risultati: una con la modifica proposta, già implementata, per migliorare la qualità, e l’altra senza modifiche. I valutatori stabiliranno e segnaleranno quale versione preferiscono e perché.

Inoltre, i Quality Raters si cimenteranno anche in compiti meno opinabili, come l’ortografia. Google propone la pagina originale con presunti errori e quella modificata, con le correzioni suggerite. La versione originale è veramente sbagliata? La versione modificata è giusta e le correzioni sono accurate? I Quality Raters sono chiamati a un giudizio.

La valutazione effettuata dai Quality Raters quindi non è per niente soggettiva, ma si basa su una serie di domande di controllo, poste sottoforma di check list, una serie di parametri definiti nelle linee guida stabilite da Google, continuamente aggiornate. In base a questi parametri, i valutatori di qualità identificano e definiscono quelli che sono i contenuti di bassa qualità. Ma quali sono queste linee guida? Dai un’occhiata qui!

Il risultato dell’analisi effettuata sulle pagine sottoposte da Google per un giudizio “umano” è sempre riconducibile a un numero, in merito alla qualità del contenuto e della pagina, dal punto di vista tecnico. Questo risultato passerà tra le mani di un preposto Google, che lo interpretano, lo elaborano e lo inviano ai sistemi di machine learning, che li utilizzano per ottimizzare gli algoritmi di ricerca.




Quality Raters, analisi e metriche utilizzate
Per esprimere un giudizio, i Quality Raters prendono in considerazione due diverse metriche, che vengono talvolta cambiate con gli update di Google:

· Google YMYL: Your Money, Your Life
· Google E-A-T: Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness

Per quanto riguarda la prima metrica, si è espresso Google:
"Esistono delle pagine per le quali la Page Quality è specialmente importante. Definiamo queste particolari pagine Your Money or Your Life. Si tratta infatti di pagine che possono avere un marcato impatto positivo o negativo sul vostro attuale o futuro benessere (che sia esso fisico, finanziario e via dicendo). Le pagine YMYL, che trattano dunque questi argomenti, dovrebbero quindi provenire da siti web altamente affidabili, e i loro contenuti dovrebbero essere creati con un alto livello di competenza e di autorevolezza“.

Nello specifico, si tratta di pagine con informazioni utilizzate dagli utenti per gli investimenti e le transazioni finanziarie, articoli di natura giuridico-legale, pagine con informazioni mediche e pagine che contengono contenuti potenzialmente pericolosi per le persone.

La metrica E-A-T, invece, come suggerisce l’acronimo, valuta i contenuti in base all’esperienza, l’autorevolezza e l’affidabilità dell’autore. Chi scrive un contenuto, infatti, dovrebbe dimostrare sempre una certa esperienza nel focus e nel settore oggetto dell’articolo. Una comprovata conoscenza maturata negli anni che dovrebbe essere facilmente desumibile dal contenuto e dal modo in cui viene trattato.

Allo stesso modo, è importante l’autorevolezza, la capacità di distinguersi positivamente e farsi largo per la competenza in una determinata materia o argomento.

Infine, attenzione anche all’affidabilità: il tuo fine deve essere sempre portare valore aggiunto agli utenti in termini di conoscenze. Se per un intervallo di tempo consistente hai dimostrato che il tuo fine non è solo ed esclusivamente avere visibilità sui motori di ricerca, ma informare gli utenti, allora vedrai che i Quality Raters ti premieranno. Se, al contrario, i tuoi contenuti sono ricchi di parole chiave, ma privi di sostanza… vedrai che non farai molta strada nei risultati di ricerca.

Un piccolo suggerimento: inserisci link ad articoli pertinenti e scritti da fonti autorevoli, ne guadagnerai anche tu in termini di autorevolezza!

Anche il rating dei Quality Raters sulle singole pagine si basa su una metrica specifica, una scala di valutazione che prende in considerazione due diversi parametri: page quality e needs met. La prima è ovviamente la qualità della pagina, ossia quanto riesce a raggiungere il suo scopo, al netto dei rischi sul contenuto in termini informazionali. Una pagina web, infatti, potrebbe contenere un contenuto scritto bene e completo di tutte le informazioni necessarie a rispondere a una query. Tuttavia, potrebbe essere di cattivo gusto, controverso, persino pericoloso per le persone, pertanto deve essere considerato “di bassa qualità”, e posizionato nelle posizioni più basse, riducendo la visibilità.

I needs met si focalizzano, invece, sui bisogni dell’utente, quindi valuta quanto è effettivamente utile la pagina per una determinata query. In questo caso, prima viene determinato l’user intent dalla query, quindi ciò che effettivamente vuole ottenere l’utente da una query sul motore di ricerca; successivamente, il Quality Raters valuta il livello del needs met della pagina, considerando diversi parametri, tra i quali quanto è completo, quanto è aggiornato, se proviene da una fonte autorevole e se l’utente vuole vedere altri risultati. Il fully meets indica la piena soddisfazione: l’utente non dovrebbe voler visitare alte pagine web per vedersi soddisfatto il proprio intent.

E’ bene ricordare che Google parte dal presupposto che gli utenti stiano cercando informazioni aggiornate e attuali, pertanto le pagine contenenti informazioni “fresche” vengono privilegiate. Questa, tuttavia, non è sempre la scelta migliore, perché l’user intent potrebbe essere legata a ottenere informazioni storiche e di archivio, pertanto non viene immediatamente raggiunta la soddisfazione dell’utente, che vorrà vedere altri risultati.

Diventare Google Quality Rater: come fare
Vuoi diventare Quality Rater? Si cela un discreto mistero su queste figure. Alcuni dicono che basti aspettare una posizione aperta nel programma Career di Google. In realtà sembra che sia proprio una “chiamata” (molto più semplicemente una mail) di Big G a richiedere un contributo come Google Evaluator.

Si dice che come requisiti richiesti basti conoscere alla perfezione la lingua, le persone locali e la Nazione, oltre ad avere una certa familiarità con il motore di ricerca. Chiaramente, viene ribadita la necessità di non lasciarsi mai condizionare dalle opinioni personali e dall’orientamento politico e religioso.

Insomma… cerca di distinguerti con i tuoi contributi online, fino ad acquisire autorevolezza e potresti essere contattato da Google per contribuire ai risultati di ricerca!
Nel frattempo… vuoi migliorare il tuo posizionamento su Google? Contattaci!
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