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01 maggio 2020

Pagine AMP, cosa sono e perché sono importanti

Patrizia Maimone

Scritto daPatrizia Maimone

Tempo stimato per la lettura6 minuti

È passato qualche anno dal momento in cui Google ha iniziato ad utilizzare la tecnologia AMP. Ne avete sentito parlare più volte anche voi ma non avete ancora ben chiaro il concetto?

Per iniziare a comprendere al meglio, partiamo da quella che è la definizione vera e propria di questo termine. AMP, come facilmente intuibile, è un acronimo che sta per Accelerated Mobile Pages. Tradotto in lingua italiana, AMP significa "Pagine Accelerate per il Mobile". In questo caso, per comprendere di cosa stiamo parlando, già la definizione in sé ci fornisce una grande mano. Basta leggerla, infatti, per renderci conto che si tratta di pagine pensate con l'incrementazione delle prestazioni del web in variante mobile puntando a rendere ogni contenuto più fruibile, che nel caso di ecommerce si traduce in un numero maggiore di conversioni.

Vi è mai capitato di navigare in rete dal vostro smartphone ed arrabiarvi per pagine caricate male e per un sito web caricato lentamente dal vostro dispositivo? Niente paura! Non è colpa del vostro smartphone né della vostra connessione. Le pagine internet che cercate di visualizzare, molto più semplicemente, non sono responsive né tanto meno utilizzano la tecnologia AMP. Risultano, pertanto, pesanti e complicate. Al contrario, le pagine che sfruttano questa tecnologia risultano essere più leggere a tutto vantaggio dei contenuti e degli utenti che navigano sul web.

Come sono nate le AMP? Beh, grazie a Google che ha improntato un'importante collaborazione con alcuni editori operanti in rete con lo scopo di migliorare la velocità di caricamento e, di conseguenza, la fruibilità delle pagine internet quando vengono visualizzate da mobile. Si tratta di un progetto di tipo open-source che prevede una velocità di caricamento che si stima essere di quattro volte più veloce rispetto alle pagine che non sono dotate di questa tecnologia. Questo è garantito da codici ottimizzati nella maniera migliore possibile.

Una pagina AMP si distingue dalle altre sin dalla visualizzazione in SERP. Basta che facciamo una ricerca sul motore di ricerca inerente un qualunque argomento di attualità per identificare da subito questo tipo di pagine. Accanto ad ognuna, come visualizzabile nella foto successiva, compare un simbolo di un lampo che individua, per così dire, le pagine "flash", a caricamento veloce. Ed è proprio così! Le pagine in questione si aprono in maniera molto più veloce. Se, agli inizi, venivano utilizzati per gli articoli inerenti il settore informativo, dalla fine del 2016 questo si estende ad ogni tipologia di sito (e non solo per i contenuti provenienti da siti informativi).

Un'altra maniera utilissima per riuscire ad identificare le pagine AMP è quella di osservare l'indirizzo URL che le caratterizza. In esso, infatti, compare chiaramente la sigla AMP.


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Come si compongono le pagine AMP?

Adesso che abbiamo compreso meglio cosa si intende per pagine AMP e, in generale, per tecnologia AMP, andiamo a vedere come si compongono.

Sono 3 le parti che le compongono.

  1. l'AMP HTML rappresenta una delle tante estensioni del linguaffio HTML. Questa, in particolare, viene impiegata per creare pagine web con lo scopo di garantire prestazioni migliorate. Questa tipologia di linguaggio permette di rendere i siti più affidabili. Rispetto a quanto avviene con la variante classica dell'HTML, l'HTML AMP utilizza qualche tag sostituendone altri. Rispetto al classico linguaggio HTML differisce per alcuni aspetti. È consentito l'utilizzo di etichette HTML a patto che siano consentite o equivalenti.
  2. l'AMP JS è, nel dettaglio, una libreria Javascript che va ad implementare le AMP HTML per garantire caricamenti veloci per ogni pagina internet che si avvarrà di queste tecnologie. Questa libreria assicura, inoltre, scaricamenti asincroni dei dati e l'utilizzo limitato di ogni risorsa esterna.
  3. l'AMP Cache viene utilizzata, invece, per distribuire i contenuti scritti con questa tecnologia. Mediante i server di Big G vengono accelerati gli scaricamenti, convalidando i codici delle pagine e massimizzandone l'efficienza. Nel momento stesso in cui visitiamo la pagina in questione, Google va a verificare che ne esista qualche versione nella cache AMP su server a noi vicini. Trattasi di opzioni facoltative che, se attivate, permettono lo sfruttamento dei protocolli HTTP 2.0 per il caricamento dalle stesse origini ogni documento, immagine e file Java Script.

Da dove cominciare?

Come procedere, allora, per procedere correttamente alla creazione di pagine AMP? I principali consigli sono 3 e riguardano altrettanti elementi principali di questa tipologia di pagina.

  1. Dobbiamo pensare ad un titolo che sia quanto più diretto e persuasivo possibile. Solo titoli che indicano esattamente il contenuto delle pagine e che, allo stesso tempo, coinvolgono gli utenti possono aiutarci ad avere successo.
  2. Le immagini che inseriamo all'interno delle pagine e che associamo, dunque, ai contenuti devono essere sempre originali e adeguate ai contenuti. Allo stesso modo è indispensabile che attirino anch'esse l'attenzione degli utenti.
  3. Diamo quanto più risalto possibile alle prime 100 parole della nostra pagina. Proprio queste, infatti, hanno un ruolo determinante per il successo e per il posizionamento. Puntiamo ad una descrizione accurata della pagina per fare in modo, ancora una volta, che gli utenti siano invogliati a cliccarci e, quindi, a visitarla.

Ricordiamo che tutti i siti creati con WordPress non incorre impostare l'AMP ma basta utilizzare il plugin pensato appositamente per questo scopo.


Cosa possiamo ottenere dalle pagine AMP

L'obiettivo principale che dobbiamo avere a mente quando decidiamo di avvalerci della tecnologia AMP è quello di migliorare l'esperienza utente. Pare, infatti, che se gli utenti devono attendere più di 3 secondi per il caricamento di una pagina, il 40% di loro tende ad abbandonare la ricerca e a rivolgersi, dunque, ad altri risultati. È proprio questo che vogliamo assolutamente evitare! Utilizzando questa tecnologia possiamo farlo dal momento che utilizzarle, per l'appunto, significa un caricamento delle pagine dell'85% più veloce rispetto alle pagine tradizionali ma non solo. Otterremo anche una media di caricamento che è inferiore ad 1 secondo ed avremo, come già detto, un impiego di dati di circa 10 volte inferiore rispetto alle pagine standard. Questo aiuterà a diminuire il traffico dati consumato in fase di navigazione e, cosa non meno importante, a preservare la durata della batteria dei dispositivi mobili utilizzati.


Differenze tra pagine AMP e pagine standard

Come lo stesso Google ha più volte raccomandato, non pare che ci siano differenze, in termini di contenuti, tra le pagine dotate di tecnologia AMP e tra quelle che, invece, non lo sono. La principale differenza sta nel fatto che per le prime vengono utilizzate regole e tag che mirano ad eliminare ogni elemento che appesantisce la pagina. Conseguentemente a questo, le pagine diventano più leggere e più semplici da caricare con una relativa riduzione dei tempi di caricamento.

Tutto questo avviene senza la necessità di rinunciare ad elementi importanti come quelli a livello grafico, le animazioni o i video che tanto sono apprezzati all'interno dei contenuti web. Qualunque elemento farà parte delle pagine verrà caricato con elevata velocità indipendentemente dal tipo di dispositivo mobile che decideremo di utilizzare per effettuare la ricerca.


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Quali sono i vantaggi?

Per sua natura, la tecnologia AMP è in grado di apportare diversi vantaggi agli sviluppatori che decidono di utilizzarlo per il proprio sito.

L'implementazione AMP sui siti porta indubbiamente almeno 4 vantaggi principali a quella che è la nostra strategia sul web. Di cosa si tratta? Vediamoli insieme.

  1. Miglioramento dell'esperienza utente. Viene da sé che fornire pagine mobili che risultano essere accelerate incide in maniera significativa sull'esperienza utente. Questo porta, tra l'altro, ad una riduzione della frequenza di rimbalzo sulle varie pagine migliorando il coinvolgimento di ogni visitatore.
  2. Aumentata possibilità di conversione. Teoricamente, ed anche praticamente, più i visitatori trascorrono il proprio tempo sulle nostre pagine, più sale la possibilità di ottenere conversioni. Infatti non è sempre sufficiente scrivere e pubblicare contenuti di qualità per avere un aumento di conversione.
  3. Riduzione dei tempi di caricamento. Chiunque visiti il nostro sito si aspetta esperienze di navigazione prive di interruzione sin dal primo momento. È dimostrato: maggiore è il tempo che le pagine impiegano minore è l'interesse suscitato e, quindi, il tempo di permanenza sul sito.
  4. Superamento dei siti concorrenti. Dal momento che non tutti i siti utilizzano la tecnologia AMP, utilizzarla significa indubbiamente riuscire ad essere più competitivi e superare la concorrenza grazie a contenuti di maggiore rilevanza e con caricamento più veloce.
In definitiva sarà possibile:

  • eseguire esclusivamente script di tipo asincrono;
  • definire la dimensione di ogni risorsa in maniera statica;
  • limitare i codici Javascript provenienti da terzi;
  • utilizzare stile incorporato per i codici CSS;
  • attivare efficacemente i font;
  • ridurre i ricalcoli di stile;
  • eseguire le animazioni con accelerazione GPU;
  • dare la priorità ai caricamenti delle risorse;
  • caricare velocemente le pagine.
In termine pratico, come abbiamo preannunciato, il caricamento delle pagine ha una velocità di quattro volte superiore rispetto alla norma. L'utilizzo di dati, inoltre, è dieci volte più basso rispetto allo standard. Tutto questo è importantissimo. In un momento in cui la connessione via mobile è sempre più diffusa, poter aprire le pagine rapidamente fa davvero molto piacere.

Il vantaggio, però, non è solo sul versante degli utenti che navigano ma va ad interessare anche chi si occupa di sviluppare i siti. Il risultato in SERP viene mostrato con una grafica sicuramente migliore rispetto al resto.


Eventuali problematiche della tecnologia AMP

Nonostante i vantaggi che derivano dalla tecnologia AMP, non mancano alcuni punti che sono stati criticati e che, dunque, potrebbero essere considerati degli svantaggi. La critica principale risiede nel fatto che nel momento in cui gli utenti accedono, tramite i risultati del motore di ricerca, ai siti con tecnologia AMP rimarrebbero sempre in Google dato che il salvataggio delle pagine avviene sui server di Google. Di conseguenza, ogni utente che arriva sul sito ne legge il contenuto, trova magari la risposta a ciò che stava cercando e non proseguire la navigazione all'interno dei siti.

Inevitabilmente ci si troverebbe dinnanzi a riduzioni notevoli di traffico sui siti in cui i contenuti sono stati caricati.

Altro svantaggio? Gli URL delle pagine di questo tipo non sono facili da individuare e, dunque, l'eventuale condivisione non è molto semplice da fare. Condividendo mediante il browser, infatti, non andremo a condividere il link diretto del sito ma semplicemente quello riferito a Google. Questo porta non pochi problemi in ottica SEO.

Lo stesso Google ha tentato di "nascondere" questa problematica mediante le icone e le funzionalità con cui possiamo visualizzare i link originali delle pagine. In alternativa, sui dispositivi Android l'URL viene nascosto andando a mostrare i nomi dei siti interessati. Nessuna di queste misure, comunque, è apparsa come una buona soluzione alla problematica.

Le navigazioni su pagine AMP sono, poi, molto chiuse e per questo motivo si è riscontrata una notevole difficoltà ad uscirne.

Altro problema da dover risolvere è quello che potrebbe vedere nelle pagine AMP delle pagine duplicate. Utilizzando questa tecnologia, infatti, venfono generate nuove pagine per gli stessi contenuti. Per cui avremo pagine mobili, pagine normali e pagine AMP per il medesimo contenuto.


AMP e Google, qual è la relazione?

Nonostante siano ormai trascorsi diversi anni dal momento in cui Google ha scelto di abbracciare la tecnologia AMP, è nell'ultimo periodo che alcuni studi americani hanno messo in relazione tra loro il traffico organico dei siti internet, il posizionamento in SERP e l'utilizzo di pagine AMP.

In base ad alcuni esperimenti fatti proprio in America, l'user engagement riferito a siti con tecnologia AMP è superiore di quanto avviene, invece, per i siti che non la utilizzano. Sul piano SEO, poi, appare molto più concreta la notizia in base a cui tutti i siti AMP hanno un traffico organico superiore.

Cosa dicono, nel dettaglio, i risultati? Lo studio si è svolto nell'arco temporale di due mesi. In particolare si è voluta vedere l'evoluzione di 27 siti internet prima e dopo l'adozione della tecnologia AMP. I risultati parlano di un miglioramento per 22 siti su 27. Ad essere presi in considerazione sono stati il traffico organico, la SERP impression, il CTR cresciuti, rispettivamente, del 27, 34 e 15%. A beneficiarne maggiormente risultano essere, dunque, le SERP Impression.

Lo studio, però, non si è fermato qui. Si sono analizzati anche i tipi di siti che ne traggono maggiore giovamento. Sono gli e-commerce ad avere maggiori vantaggi con un traffico organico aumentato mediamente del 32% rispetto al 15% dei siti editoriali. Anche le SERP impression sono in aumento con una differenza del 42% contro il 23%. Le pagine AMP sembrano più utili ai siti editoriali rispetto agli e-commerce solo in merito al CTR che viene incrementato del 23% per i primi ed appena del 12% per i secondi.


In definitiva, le pagine AMP migliorano il posizionamento?

In base a quanto affermato dallo stesso Google, questo tipo di tecnologia riduce i tempi di caricamento dell'85%. Anche solo per questo motivo, le pagine che sono dotate di questa tecnologia riscontrano un ranking migliorato e maggiori tassi di conversione.


L'AMP Lite

Avete mai sentito parlare dell'AMP LITE? Si tratta di una tecnologia pensata sempre da Google che è più leggera rispetto alla classica AMP. Questa variante particolare, garantisce un miglioramento di quasi il 50% nel consumo dei dati dal momento che buona parte delle informazioni grafiche vengono compresse in WebP.

Ognuna immagine di questo tipo utilizza l'algoritmo RAISR lanciato da Big G che è in grado di ridurre i pesi delle immagini stesse di ben il 75% rispetto all'originale.


Insomma, la tecnologia AMP è utile a tutti noi che, giorno dopo giorno, utilizziamo il nostro smartphone per comunicare, navigare e leggere informazioni.


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