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18 giugno 2022

Dominio www e senza www, quale scegliere: vantaggi e svantaggi

Alex Baldarelli

Scritto daAlex Baldarelli

Tempo stimato per la lettura7 minuti

L’acronimo www (World Wide Web) è da sempre sinonimo di Internet anche per i non frequentatori della rete. In passato, tutti i siti web erano dotati del “prefisso” www; cosa ancor più vera quando non esistevano affatto i motori di ricerca, pertanto era possibile accedere a un sito soltanto digitando correttamente l’URL nella barra di ricerca del browser. Oggi, spesso e volentieri, neanche ricordiamo se un sito sia dotato o meno del classico www: la maggioranza degli utenti, infatti, ricerca un sito sul motore di ricerca e accede senza nemmeno far caso all’URL. Ed è così che si è rotto il paradigma del www, che può essere tranquillamente omesso.

Ciò che conta oggi è che il sito sia perfettamente raggiungibile, come fattore essenziale, mentre è consigliato avere un certificato SSL per la sicurezza del sito, evidenziata dalla “s” dopo l’imprescindibile “http”, oppure racchiuso in un’icona a forma di lucchetto.
In un URL, la prima sottostringa che segue l'iniziale http://o https://è denominata nome di dominio. Alcuni nomi di dominio comprendono il www, altri lo evitano. Qual è esattamente la differenza e quale nome di dominio è consigliabile?

Www o non www: pro e contro
In linea generale, non esiste alcuna differenza tra siti con www o senza www: tutti sono raggiungibili dagli utenti - se correttamente configurati - e indicizzabili da Google. Il nome di dominio che include il www resta sempre un classico, mentre senza www l’URL è sicuramente più breve e “pulito”. Vedremo che esiste una sola discriminante valida per cui preferire l’uno o l’altro, a seconda delle caratteristiche del sito che avete in mente o che già avete.
In sostanza, quale scegliere tra un dominio con www o senza www? Vediamo pro e contro della scelta.

Nome di dominio con www: i vantaggi
  • Dominio www e cookie. Se il tuo sito web è costituito da sottodomini è preferibile scegliere un www: è vero che sia i domini www che quelli privi di www possono supportare dei sottodomini, ma solo il primo consente di limitare l’accesso ai cookie. Nei siti con un dominio non-www, i cookie vengono “trasmessi” a tutti i sottodomini, ossia quando un utente visita esempio.it anche sottodominiouno.esempio.it e sottodominio.due.esempio.it riceveranno il cookie di monitoraggio. Al contrario, nei domini www è possibile limitare l’accesso ai cookie soltanto a determinati sottodomini.
  • Flessibilità sottodomini e CDN. I sottodomini www sono molto più flessibili quando si tratta di DNS: si possono utilizzare le reti di distribuzione dei contenuti (CDN) in un modo molto più semplice. In soldoni, l'utilizzo di un dominio www ti permette di mettere facilmente il tuo sito web su un CDN, velocizzando notevolmente i tempi di caricamento per gli utenti che visitano il sito.
Nome di dominio con www: gli svantaggi
  • Prossima obsolescenza: è probabile che i domini www diventino ben presto obsoleti. Ormai pochissimi utenti inseriscono il www quando effettuano una ricerca. Lo stesso Google ha comunicato recentemente che il www è ormai considerato “banale”.
Nome di dominio senza www: i vantaggi
  • Più facile da ricordare, più traffico diretto: i domini cosiddetti naked (senza www) sono sicuramente più puliti e facili da ricordare e per questo consentono di ricevere più traffico diretto, ossia visite provenienti dalla barra di ricerca o da un “preferito” del browser.
Nome di dominio senza www: gli svantaggi
  • Limiti tecnici con CDN. Supponiamo che il tuo sito non-www cresca in modo significativo e inizi a ricevere improvvisamente migliaia di visitatori tutti i giorni. A questo punto un solo server non potrà sostenere tutto il carico di lavoro. E’ per questo che siti come Amazon e Facebook si affidano alle reti di distribuzione CDN citate in precedenza. Con i siti www l’utilizzo di CDN è molto semplice e veloce, come abbiamo visto, mentre i domini non www presentano evidenti limiti tecnici da questo punto di vista.
  • Incompatibilità tecniche con posta elettronica. Come riportano le RFC , le proposte per gli standard sul web, un record cNAME non può coesistere con altri tipi di record, pertanto se dobbiamo impostare l'indirizzo del sito web come cNAME, questo potrebbe presentare incompatibilità con la posta elettronica dello stesso dominio.
  • Zero protezione da sovraccarico: con i siti privi di www non puoi reindirizzare il traffico da un server all'altro. Questo si rivela utile, se non indispensabile, quando un server risulta sovraccaricato ed è necessario reindirizzare il traffico a un server più libero.

Www o non-www: gli effetti sulla SEO
Chiariamo subito: Google non favorisce siti www o non-www, pertanto non è in nessun modo un segnale di ranking che incide sul posizionamento. Ciò che è importante è che vi sia una coerenza all’interno della mappa del sito. Tutti i link presenti nel sito devono essere costruiti in un’unica versione, sia quelli interni che esterni. Presentando più versioni del dominio, può causare una cannibalizzazione dei link juice al tuo sito: mantenere una struttura di link coerente, invece, esalta tutta la link equity alla versione canonica del dominio del sito.

Una volta che scegli un nome di dominio “canonico”, devi quindi mantenerlo, perché apparirà coerente ai tuoi utenti e ai motori di ricerca. Una coerenza che deve includere l’URL del sito e tutta la fase di link building. Non necessariamente deve avere solo un dominio www o non-www, ma devi chiarire quale sia quello “ufficiale”: entrambi funzioneranno e le pagine saranno raggiungibili, ma uno è canonico, l’altro è secondario e legato al principale: Google indicizzerà solo quello canonico.
Ciò che è importante ricordare, in sostanza, è che Google vede i siti www e non-www come entità diverse, pertanto vedrà contenuti duplicati, senza un opportuno intervento tecnico. Questo intervento è chiamato redirect.



Passare da www a non-www: i redirect
Quando si effettua un redirect di dominio, gli utenti vengono reindirizzati da un sito a un altro. Al contempo, i motori di ricerca, riconoscono un dominio “canonico”, evitando il rischio di contenuti duplicati. Alcuni host permettono di effettuare il redirect già da dominio, nell’area dominio del pannello di controllo.

L’alternativa resta quella di intervenire sul file (nascosto) .htaccess presente nella cartella public html del sito, che ti permette di reindirizzare l’intero dominio. Puoi creare o modificare il file .htaccess mediante il tuo client FTP, attivando la visualizzazione dei file nascosti.
Attenzione: qualsiasi modifica errata del contenuto del file .htaccess può provocare l’impossibilità ad accedere al sito, quindi procedi con cautela e piena consapevolezza delle tue azioni!

Questa la sintassi per un redirect da non-www a www:
RewriteEngine On
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^esempio.it [NC]
RewriteRule ^(.*)$ http://www.esempio.it/$1 [L,R=301]

Questa la sintassi per un redirect da www a non-www:
RewriteEngine On
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www.esempio.com [NC]
RewriteRule ^(.*)$ http://tuodominio.com/$1 [L,R=301].

Abbiamo accennato, in apertura, di quanto sia importante avere un certificato SSL per la sicurezza del sito, identificata dalla lettera “s” dopo HTTP o con il “lucchetto”. Quando si effettua un redirect è importante che nella versione “finale” si mantenga l’HTTPS.

Questo è il codice che permette di conservare il protocollo anche dopo il redirect:
RewriteCond %{HTTPS} on
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www.(.*)$ [NC]
RewriteRule ^(.*)$ https://%1/$1 [R=301,L].

Mentre, al contrario, per mantenere separati HTTP e HTTPS, ecco il codice necessario:
RewriteCond %{HTTPS} off
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www.(.*)$ [NC]
RewriteRule ^(.*)$ http://%1/$1 [R=301,L]

Si noti che per entrambi i casi si parla di redirect 301, quindi si tratta di redirect permanenti e per questo si differenziano dai redirect 302. In questo modo, qualsiasi richiesta di accesso a un sito www verrà rendirizzato a non-www e viceversa, con il codice di stato HTTP 301. Per quanto riguarda gli URL singoli e diretti, abbiamo già approfondito come avviene il redirect 301.

Un altro modo per far capire a Google qual è la pagina ufficiale e quali versioni non considerare, riguarda l’utilizzo del meta tag specifico. Se il server è configurato affinché si pubblichino gli stessi contenuti nelle versioni www e senza www si deve inserire questo tag canonical nel codice HTML del sito:

<link rel='canonical' href='https://www.esempio.it/' />.

Questo tag fa sì che i motori di ricerca non indicizzino la stessa pagina più volte, evitando così problemi di contenuto duplicato o spam, che determina inevitabilmente una penalizzazione nei risultati di ricerca.

Dominio www e non-www: quale scegliere
In conclusione, non esiste un nome di dominio più valido dell’altro. Tutto dipende dalle necessità e dalle dimensioni del sito. in caso di siti Web con tante pagine, tanti sottodomini e molti server, è preferibile optare per il www, mentre per un piccolo sito web con poche pagine si può pensare anche al non-www.

Dal punto di vista SEO, l’unica discriminante resta quella legata alle performance del sito, che influiscono sull’esperienza utente e quindi sul posizionamento. Un sito di grandi dimensioni non-www ha i limiti tecnici evidenziati, che si ripercuotono sulla user experience, considerata fattore di ranking molto rilevante in ottica SEO. Pertanto anche da questo punto di vista è indispensabile valutare bene le proprie esigenze e la potenziale crescita del sito per scegliere in maniera oculata.

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