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16 gennaio 2023

Ricerca vocale e SEO: strategie e ottimizzazione contenuti

Alex Baldarelli

Scritto daAlex Baldarelli

Tempo stimato per la lettura8 minuti

Già dalle ultime settimane del 2022, sono uscite le prime voci sui possibili cambiamenti previsti sull’algoritmo di Google. Tra questi, figura una maggior rilevanza della ricerca vocale, anche detta Voice Search, destinata a diventare un vero e proprio fattore di ranking. Ecco che allora gli esperti SEO hanno iniziato a studiare le migliori strategie per posizionare il proprio sito e ottimizzare nel migliore dei modi i contenuti, sempre più importanti per Google. Vediamo quindi quali sono queste strategie di ricerca vocale e SEO.

Ricerca vocale su Google: cos’è e come funziona
Quante volte per cercare velocemente su Google, quando siamo di fretta, ci rivolgiamo alla ricerca vocale? Tantissime! E Big G lo sa bene, ecco perché ha deciso di dare sempre più rilevanza a questo tipo di ricerche, effettuate soprattutto su dispositivo mobile e afferenti perlopiù a intenti di ricerca “local”, quali ristoranti, distributori vicini. Ma non solo, vista l’ormai diffusissima presenza di Amazon Alexa in tantissime abitazioni, senza dimenticare, ovviamente l’assistente vocale di Google, “Siri” di casa Apple e Cortana. Insomma, le ricerche vocali sono ormai all’ordine del giorno, soprattutto per i più giovani, ma anche per gli adulti, soprattutto per quelli che… vanno sempre di fretta!

Spesso, il risultato restituito dagli assistenti vocali è lo “snippet” in primo piano, anche detto risultato zero o “Answer Box”, posta al di sopra di tutti gli altri risultati. Quando l’intento di ricerca è chiaro e inequivocabile, Google restituisce lo stesso risultato anche per le ricerche vocali effettuate su mobile e desktop (anche se su device di quest'ultimo tipo le ricerche vocali sono molto ridotte).

Ricerca vocale e strategie di posizionamento
Se la ricerca vocale è sempre più usata, cambiano anche le dinamiche di posizionamento su Google e le strategie SEO, sia per i siti standard che per gli e-commerce.

Innanzitutto, per quanto riguarda la voice search, è indispensabile introdurre il concetto di VEO, che sta per voice engine optimization, ossia la SEO specifica per il “vocale”. La VEO si pone come obiettivo principale quello di ottenere risposte rapide, se non immediate. Spesso, come abbiamo detto, le ricerche vocali vengono effettuate da mobile, mentre l’utente sta facendo altro, e non ha tempo da perdere.

Ecco perché i siti veloci vengono privilegiati! Focalizzati sull’ottimizzazione della velocità di caricamento, che è già uno dei primari fattori di ranking per la SEO, ma per le ricerche vocali diventa ancora più importante. Non sai dove intervenire? Inizia da Google: dai un’occhiata qui!

Se la maggiorparte degli utenti utilizza la vocal search per ricerche “local” è qui che la strategia deve puntare. Cerca di ottimizzare i contenuti per essere trovato, partendo dalle pagine “chi siamo” e “contatti”, fino ai dati strutturati. Questi sono contenuti in uno schema di “markup”, che contiene tutte le meta-informazioni presenti nel codice HTML di una pagina e che consentono al motore di ricerca di comprendere la struttura (non a caso) del sito, le relazioni tra le pagine e informazioni sui contenuti presenti in esso. In questo modo Google avrà tutto ciò che gli serve per restituire i risultati, tenendo conto della rilevanza dell’attività, la distanza dall’utente e l’authority dell’attività stessa.

Come anticipato sopra, con la tendenza alle vocal search, diventa di primaria rilevanza la cura degli snippet, che si creano partendo dai dati strutturati. Per prima cosa, devi prestare massima attenzione ai rich snippet, ossia le informazioni extra che vengono mostrate sotto a URL e titolo e sopra la descrizione. Solitamente i rich snippet contengono il rating dei prodotti, il punteggio delle recensioni, i prezzi, fino al tempo di cottura per le ricette. Insomma, i dati più importanti che possono valorizzare il tuo sito e renderlo “attraente” per l’utente, vengono contenuti qui.

Sempre per quanto riguarda gli snippet, sono assolutamente rilevanti per la vocal search anche i featured snippet, che appaiono in evidenza in SERP e possono essere di diverse tipologie:
  • List snippet: contengono le risposte alle domande “come fare” e vengono mostrate sotto forma di lista numerata (usato soprattutto per le ricette);
  • Table Snippet: vedi sopra, ma sotto forma di tabella;
  • Text Snippet: è la risposta standard che appare come “risultato zero” , prima di tutti gli altri.
  • Video Snippet: è una risposta alla query in formato video, visualizzabile anche direttamente in SERP.
  • Carosello: una serie di risposte alla tua query poste in serie.. pensa a quando chiedi a Google chi sono i giocatori della Nazionale Italiana.
  • Knowledge Panel: una scheda informativa che viene mostrata sulla parte destra, usata soprattutto per le aziende presenti su Wikipedia.
Insomma, come devi lavorare sugli snippet, per migliorare il tuo posizionamento anche in ottica ricerca vocale? Come fare perché il tuo sito appaia sotto forma di featured snippet? Chiaramente è Google a stabilirlo… l’unica cosa che puoi fare è lavorare al meglio sui contenuti. Nel paragrafo successivo troverai una serie di consigli per ottimizzare testi per la Vocal Search: piccoli accorgimenti che aumentano le tue probabilità di apparire tra i featured snippet.

Infine, devi assicurarti che il tuo sito sia perfettamente mobile responsive, perché gli utenti possano ottenere tutte le informazioni che gli servono dai propri smartphone, senza problemi di visualizzazione.
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Ricerca vocale e posizionamento: come ottimizzare i contenuti
Prima di vedere come ottimizzare al meglio i contenuti per rispondere alle ricerche vocali, è importante sapere che, solitamente, queste sono molto più lunghe e conversazionali rispetto a quelle tradizionali “scritte”. Quando effettuiamo una ricerca scritta sul motore di ricerca, infatti ci limitiamo a “migliori ristoranti verona”, mentre una ricerca vocale corrispondente sarà “quali sono i migliori ristoranti vicino a me?”. Insomma, il linguaggio è molto più naturale, come se si parlasse a un amico.

A fronte di questo, cambierà anche la keyword research. Siamo ormai ben lontani da testi pieni di keyword per le quali ci si intende posizionare. Google ha sviluppato una capacità di comprendere il testo in maniera semantica e quindi non più strettamente lessicale. Inoltre, se proprio ci si vuole soffermare sulle keywords, allora sarà veramente la volta di scrivere contenuti molto più colloquiali… . Prova a usare strumenti come Answer The Public, che partono da un topic ben preciso e da queste è possibile individuare le più frequenti query conversazionali. Focalizzati quindi sulle keyword a coda lunga (long-tail), che hanno un tasso di conversione più elevato, con le ricerche vocali.

In linea generale, presta molta attenzione alla leggibilità, anche con elenchi puntati per rendere un concetto chiaro e inequivocabile, facendo un uso puntuale di avverbi e preposizioni, che uniscono nel migliore dei modi il discorso e lo rendono più vicino al parlato. Insomma, usa un linguaggio più friendly, sempre tenendo conto del tuo target. Attenzione, in ogni caso, alle figure retoriche: Google è diventato più smart dal punto di vista semantico, ma non metterlo troppo sotto “stress”!

Per quanto riguarda la struttura del testo, non dimenticare i sempre validi titoli e sottotitoli, che rendono il testo ordinato e consentono all’utente di andare immediatamente al punto focale di proprio interesse.

Inoltre, diventano sempre più importanti le FAQ, acronimo di Frequently Asked Questions. Se una query dell’utente corrisponderà a una domanda inserita tra le FAQ, sarà più facile che il tuo contenuto venga considerato pertinente per soddisfare l’intent di ricerca. Una risposta ottimale per le vocal search è dettagliata e al contempo breve. Approfondisci finché vuoi l’argomento, ma, almeno in questa sezione, cerca di scrivere frasi corte, evitando giri e giochi di parole. Le risposte alle tue domande, vengono spesso estratte da Google e visualizzate sotto forma di rich snippet. Inizia da qui per creare le tue FAQ!

Ricerca vocale e Google My Business: occhio alle recensioni
Quando parliamo di Local SEO, non possiamo mai dimenticare Google My Business. Come detto, gran parte delle ricerche vocali, sono volte a cercare un’attività o un qualcosa vicino all’utente. Per questo motivo, è indispensabile per te comunicare a Google che la tua attività è presente e attiva in un determinato luogo, in determinati giorni e orari. Ecco perché devi verificare la tua attività, inserendo nome, indirizzo e telefono.

Non solo, devi assolutamente prestare attenzione alla recensione, puntando ad averne positive il più possibile. Ecco perché oltre a lavorare sulla qualità dei tuoi prodotti e servizi devi lavorare anche sulle recensioni. Se ne otterrai tante positive, gli algoritmi di Google attribuiranno fiducia e autorevolezza alla tua attività e quindi al tuo sito, mostrandoti come risultato migliore per la ricerca. Un fattore assolutamente importante per le ricerche local e a maggior ragione per le ricerche vocali. Insomma, cerca quindi sempre di incoraggiare i clienti a rilasciarti una recensione, appena acquistano un tuo prodotto o scelgono un tuo servizio.

Abbiamo parlato qui di Google My Business, con alcuni consigli su come ottimizzare la scheda. Ricordati che siamo a tua disposizione per individuare la strategia ottimale per la tua azienda e migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Inoltre, lavoriamo sul profilo della attività My Business, con la modalità più efficace per ottenere recensioni positive dai tuoi clienti.
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