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27 ottobre 2020

Headline, perché scrivere titoli efficaci è importante in ottica SEO

Patrizia Maimone

Scritto daPatrizia Maimone

Tempo stimato per la lettura10 minuti

Per avere il giusto riscontro con la propria attività sul web, per costruire un blog di successo e per vederci riconosciuta la giusta attenzione per il nostro sito andando a generare traffico, è importantissimo riuscire a rendere quanto più efficaci le headline dei nostri articoli e delle nostre pagine. Questo significa che è indispensabile creare titoli accattivanti, capaci di catturare l'attenzione dei nostri visitatori portandoli a proseguire con la navigazione o con la lettura. Ed oggi, nel 2020, questa è proprio una delle regole principali in ambito SEO. Risulta essere praticamente impossibile prescindere da essa dal momento che è proprio il titolo che scegliamo a rappresentare il primo contatto con il pubblico. Appare evidente, quindi, quale sia la sua importanza.

Nonostante possa apparire un lavoro complicato, creare delle headline efficaci e rendere i nostri titoli quanto più interessanti possibile per i lettori, può risultare abbastanza semplice. Sarà più facile anche muoversi nella vera e propria giungla mediatica che ci circonda e che, giorno dopo giorno, ci bombarda di ogni forma di contenuto, dall'immagine alla parola. Catturare l'attenzione del pubblico significa venir fuori da questa giungla mediatica, generando clic importantissimi per il nostro business e, soprattutto, riuscire ad incrementare le conversioni e, dunque, i guadagni. Ma come procedere? Vediamolo insieme andando, tra l'altro, anche a considerare alcuni esempi che possano semplificare la comprensione. Faremo un tour anche attraverso quelli che sono i principali errori da evitare nel momento stesso in cui decidiamo di concentrarci sulle headline dei nostri articoli.

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Comprendiamo il nostro target
Parrebbe scontato ma la primissima regola da tenere a mente prima di scrivere un titolo è l'ottimizzazione dello stesso in base ai lettori. L'efficacia, infatti, non può distaccarsi dalla comprensione del target di lettori a cui ci vogliamo rivolgere. Solo conoscendo questo dettaglio, infatti, possiamo avere la quasi certezza di andare a colpire nel segno. Ma come possiamo fare per comprendere a chi ci stiamo rivolgendo? Naturalmente dovremo analizzare alcuni aspetti che potrebbero interessare i nostri lettori. Tra tutti i principali sono indubbiamente tre, ovvero cosa interessa, cosa si teme e cosa si desidera. Sono questi gli aspetti, infatti, che statisticamente riescono a generare un numero più elevato di reazioni. Se ci soffermiamo a riflettere ci accorgiamo bene come la maggioranza dei titoli più efficaci vada a fare leva proprio su questi stati emozionali, principalmente quello inerente la paura. Il bisogno e l'emozione, comunque, catturano molto l'attenzione ma devono sempre rispecchiare il contenuto delle nostre pagine. Evitare il clickbait, infatti, è fondamentale perché verremmo fortemente penalizzati da Google.

Utilizziamo linguaggi persuasivi
Compreso il nostro target, andare a catturare la sua attenzione non basta ancora! Il nostro obiettivo finale, infatti, dovrebbe essere quello di riuscire a far cliccare i nostri link. Per riuscire in quest'impresa, dobbiamo avvalerci di linguaggi quanto più persuasivi possibile. Dobbiamo riuscire, con le parole, a convincere i visitatori a cliccare i nostri link e a leggere, poi, i contenuti che proponiamo. In questo caso esistono tre tipologie di leva a cui possiamo aggrapparci.
  1. La curiosità: è risaputo che titoli che generano curiosità sono molto ghiotti per gli utenti. Ad esempio, titoli come "Ecco il metodo per risparmiare il 50% sulla bolletta elettrica" incuriosisce moltissimo e porta, nella gran parte dei casi, al click.
  2. L'emozione: ne abbiamo già parlato, le leve emozionali sono grandi attrazioni in questo senso. In questo caso si tratta di andare a scavare nelle emozioni più profonde di ognuno di noi. Per fare, anche stavolta, un esempio pratico, chi non cliccherebbe su un titolo come "Vi spiego come internet ci sta condizionando la vita"?
  3. L'etica: andando a sollecitare quella che è la sfera dei valori che ognuno di noi ha, abbiamo buone probabilità di aumentare le nostre conversioni. Titoli come "Tre metodi infallibili per pulire in casa in maniera esosostenibile" avranno sicuro successo e richiameranno l'attenzione dei visitatori.
Se andremo a puntare su queste tre "leve" potremmo anche riuscire a redigere un titolo che, in men che non si dica, potrebbe rivelarsi virale. Provare per credere!

Descriviamo tutti i benefìci che vogliamo apportare ai lettori
Può sembrare un aspetto banale ma cercare di descrivere nella maniera migliore possibile ai nostri lettori quelli che sono i benefìci che trarranno dalla lettura dei nostri link è importantissimo. Anzi, sembra proprio che anche questo sia uno dei trucchi indispensabili per convincerli a cliccare sui contenuti. Ad esempio, un titolo quale "Come lavorare da casa quando abbiamo figli piccoli senza farsi distrarre troppo" ha un richiamo indiscusso per tutti. In questo caso abbiamo esplicitato agli utenti quello che sarà il beneficio che riceveranno dalla lettura del contenuto ovvero quello di imparare come non farsi distrarre dai figli e lavorare proficuamente in smart working (argomento di scottante attualità specialmente in epoca di Covid-19).

Predilegiamo la forma attiva rispetto a quella passiva
Per leggere i nostri contenuti gli utenti "sprecano" un po' della loro "energia" e questo vale a maggior ragione quando la lettura è concentrata esclusivamente sugli schermi di pc o smartphone. Per rendere loro la cosa più semplice, il nostro consiglio è quello di propendere quanto più possibile per le frasi attive. Il segreto è rappresentato da una frase corta, chiara e facile da capire. La classica forma "soggetti, verbo, complemento oggetto" è la scelta migliore soprattutto quando parliamo di headline che devono arrivare dritti a chi visita la nostra pagina. I vantaggi della forma attiva rispetto alla passiva sono evidenti già da un primissimo sguardo. Vogliamo affidarci, anche in questo caso, ad un semplice esempio? Supponiamo di trovarci dinnanzi alla frase "Il gatto ha mangiato le crocchette" e, poi, dinnanzi a quella "Le crocchette sono state mangiate dal gatto"? Qual è la frase a maggior impatto sin da subito? Ovviamente la prima che, in forma attiva, risulta più semplice, concisa ed immediata.

Cerchiamo di rispondere a possibili domande specifiche
Più saremo in grado di rispondere a domande specifiche, più le nostre headline si dimostreranno efficaci. Per fare un buon lavoro dovremmo essere in grado di arrivare subito al punto e di chiarire in maniera specifica quello che sarà l'argomento di cui parleremo all'interno del nostro brano (o pagina). Vogliamo fare un esempio? Titoli del tipo "Come pulire il forno" sono troppo generici e non chiariscono troppo di cosa andremo, specificatamente, a parlare. Se, invece, il titolo in questione si trasformerebbe in "5 metodi per pulire il forno in metà tempo" avremo raggiunto il nostro obiettivo con maggiore facilità.

Datiamo i nostri titoli per dare loro una maggiore attualità
Attualizzare i nostri titoli è importante per fare in modo che essi possano essere facilmente collocabili, temporalmente parlando, dai nostri eventuali lettori. Quante volte ci succede, effettuando delle ricerche su Google, di trovare articoli che magari rispondono alla nostra query ma che poi ci rendiamo essere troppo datati e, per certi versi, superati? In articoli di questo tipo potremmo, ad esempio, trovare suggerimento sull'utilizzo di tool o applicazioni che, ad oggi, non esistono più o sono in disuso da mesi, se non addirittura da anni. Aggiungere le date nell'headline rimane, quindi, il metodo migliore per rendere sempre attuali i nostri pezzi e per mostrare, agli utenti e al motore di ricerca, che il nostro articolo è stato recentemente aggiornato, anche se scritto da diverso tempo. Un esempio tipico potrebbe essere "Come creare un sito dal nulla nel 2020" o, ancora, "Come guadagnare con internet nel 2020". Nel momento stesso in cui andiamo ad aggiornare un titolo "vecchio" con la data attuale, però, è importante che procediamo anche all'aggiornamento del testo. Modificare solo il titolo e non il contenuto dell'articolo potrebbe essere una pratica molto deludente per i nostri lettori che si sentirebbero inutilmente presi in giro da noi e non tornerebbero più a leggerci.

Non sottovalutiamo mai la forza dei numeri
Se avete un po' di esperienza con il web lo saprete già e se state iniziando solo adesso lo imparerete molto presto. I numeri sono elementi davvero efficaci per attirare gli utenti sulle nostre pagine e per "convincerli" a cliccare sui nostri link. Rappresentano, dunque, uno degli elementi di conversione più potenti in assoluto. Proprio per questo motivo è importantissimo utilizzarli nella maniera migliore possibile sfruttando quelle che sono le loro peculiarità fondamentali ovvero dare risultati esatti, suscettibilità all'analisi e specificità. Vediamo un esempio pratico. Tornando ad uno dei titoli presi in considerazione in precedenza, il titolo "Come pulire il forno" ha molte meno probabilità di essere scelto rispetto alla variante "7 metodi per pulire il forno in soli 5 minuti". Abbiamo semplicemente aggiunto dei numeri, dato maggiore spessore alla nostra headline e chiarito agli utenti cosa andranno a leggere nel nostro articolo.

A proposito di numeri è bene conoscere un segreto che ci arriva direttamente da un recente studio. Pare che, in percentuale, un numero dispari inserito in headline ha un potere di conversione superiore rispetto ad un numero pari. Numeri come 5, 7 o 3 funzionano molto meglio di numeri come 2, 4 o 6. Cerchiamo, dunque, di farne tesoro il più possibile!

Usiamo superlativi e power words
Chi ha esperienza nella stesura di titoli lo saprà già! Ci sono alcuni termini che, se utilizzati, riescono a colpire i lettori più di quanto possono fare gli altri. Stiamo parlando, in particolare, dei superlativi e delle cosiddette "power words". Vediamoli separatamente. I primi, i superlativi, sono, come ben sappiamo, degli aggettivi che vanno a descrivere ciò a cui ci riferiamo in maniera completamente assoluta. Parliamo di termini come "fantastico", "il migliore" e simili. Le seconde, ovvero le power words, sono termini che, come indica facilmente il nome, riescono ad evocare una forte emozione in chi le legge. Si tratta di parole come "segreto", "facilmente".

Avvaliamoci di un tool per l'ottimizzazione delle headline
L'ottimizzazione delle headline, ad oggi, è semplificata anche dalla possibilità di utilizzare diversi tool creati appositamente a questo scopo. Il consiglio che vogliamo fornire, in questo caso, è quello di utilizzare questi strumenti semplicemente a livello indicativo. Le migliori ottimizzazioni, infatti, nascono dalla nostra esperienza, dalle nostre analisi e dalle nostre capacità.

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Esponiamo i problemi e offiramo le relative soluzioni
Tra le tecniche migliori per scrivere titoli capaci di attirare l'attenzione dei lettori procurando, quindi, maggiori conversioni, vi è quella di esporre nell'headline sia il problema che la relativa soluzione. Capita a tutti, infatti, di cercare la soluzione ad un problema sul web e un titolo che ti offre problema e soluzione insieme ha molte più possibilità di altre di essere scelto. Necessità di un esempio? Un titolo come "Hai difficoltà nel posizionamento su Google? Eccoti la soluzione" hanno un incredibile potere di attrazione verso gli utenti. Una tecnica, questa, davvero molto semplice ma davvero efficacissima che può generare incredibili volumi in termini di conversione.

Proviamo a giocare con le parole
Un titolo per essere efficace ed incuriosire gli utenti deve essere anche particolare. E cosa utilizzare, per raggiungere lo scopo, se non anche i giochi di parole. Giocare con le parole è, dunque, un altro dei trucchi indispensabili per delle headline perfette ed efficaci. D'altra parte di esempi nella nostra lingua italiana ve ne sono tanti. Avremo l'imbarazzo della scelta per decidere quale si addice meglio alle nostre esigenze.

Evitiamo di svelare tutto creando una certa curiosità
Nonostante possa sembrare un controsenso con quanto affermato in uno dei punti precedenti, una buona headline deve sempre essere chiara e specifica ma dovrebbe evitare di svelare tutto il contenuto della pagina. Solo in questa maniera può creare negli utenti una maggiore curiosità che li spingerà, di conseguenza, a cliccare. Celare un po' di mistero è, dunque, importante. Sono due, a questo proposito, gli "artifici" (in senso buono ovviamente) che possiamo utilizzare. Stiamo parlando delle cosiddette domande aperte e della curiosità insita in ognuno di noi che bisogna in ogni maniera smuovere. Di cosa stiamo parlando?

La domanda aperta è una tipologia di quesito a cui è possibile rispondere in maniera semplice ed immediata direttamente con un sì o con un no. Per quanto riguarda, invece, le leve della curiosità, ebbene queste si attivano spontaneamente nel momento in cui facciamo comprendere ai nostri lettori che sappiamo qualcosa che loro non sanno e che, per scoprirlo, dovranno leggere l'articolo. Non vi verrebbe la curiosità di farlo a primo impatto? Unica regola da seguire: soddisfare effettivamente la curiosità fornendo la risposta ricercata. In caso contrario faremmo clickbait e verremmo penalizzati tanto dal motore di ricerca che dai visitatori che perderanno la fiducia in noi e nella qualità dei nostri testi.

Rivolgiamoci direttamente ai lettori
Rivolgendoci direttamente ai nostri lettori riusciamo ad instaurare un rapporto più immediato con loro. Ecco perché questa è un'altra regola da seguire per mettere su un headline di sicuro successo. Via libera, quindi, al contatto diretto mediante l'impiego massiccio dei verbi in forma imperativa. Per fare un esempio pratico, titoli come "Sai che potresti riuscire a risparmiare sul carburante? Ecco come" oppure "Inizia a prenderti cura di te con questi semplici trucchi" hanno un impatto molto forte sugli utenti che li apprezzano moltissimo e, di conseguenza, li prediligono rispetto a molti altri.

Predilegiamo l'utilizzo di formula standard per i titoli
Avete mai sentito parlare di formula standard in termini di titoli? Se siete avvezzi a questo mondo sicuramente sì, in caso contrario vi troverete ben presto a farci i conti. Ma di cosa si sta parlando? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare leggendo il termine, non si tratta di titoli sempre uguali tra loro. Usare titoli standardizzati, al contrario, è molto dannoso per il nostro lavoro e per il nostro posizionamento. Si tratta, invece, di alcune "formule" che, messe in atto, possono aiutarci a creare delle headline davvero molto efficaci. Tra tutte abbiamo scelto di segnalarvene alcune che potrete utilizzare e di cui potrete, quindi, testare l'efficacia.
  • Come (argomentazione) in (numero) semplici step: In questo caso andremo a sostituire semplicemente le voci tra parentesi ed avremo un titolo molto efficace. Che ne direste, ad esempio, di un headline del tipo "Come imparare il francese in 7 semplici step"? Non sareste incuriositi di leggerlo?
  • Come (argomentazione) in (tempo): in questo caso un esempio, sulla scia del titolo precedente, potrebbe essere "Come imparare il francese in 7 giorni".
  • (Numero) segreti per (risultati): Efficace strumento per headline perfette, queste formule standard prevedono l'accostamento di un numero a quelli che sono i risultati promessi. Un esempio potrebbe essere "5 segreti per dormire meglio".
  • (Numero) cose da sapere prima di (oggetto): In questo caso andremo ad abbinare ad un numero un'azione con riferimento ad aspetti da conoscere prima di compiere determinate azioni. Una frase come "7 cose da sapere prima di acquistare un'automobile" preannuncia un articolo in cui spiegheremo ai nostri lettori cosa tenere in considerazione prima di acquistare un veicolo.


Promettiamo solo ciò che siamo certi di poter mantenere
Creare headline in grado di catturare l'attenzione degli utenti è importante ma per essere certi di creare relazioni serie e durature con questi è importantissimo fare soltanto promesse che siamo sicuri di poter mantenere. Se gli articoli dovessero contenere testi che non rispettano le promesse dell'headline, il rischio che corriamo è quello di apparire come imbroglioni. In questo caso il rapporto di fiducia con i lettori va a piegarsi inevitabilmente con risultati disastrosi per il nostro lavoro. Affidiamoci, invece, a casi reali con numeri reali e, soprattutto, risultati reali di cui abbiamo anche le prove.

Non spaventiamoci nell'esposizione delle nostre idee
Abbattere le opinioni comuni, solo ed esclusivamente se siamo convinti di quanto stiamo esprimendo, è una tecnica che, nelle headline funziona davvero molto bene. Qualsiasi tipo di tesi controversa, è risaputo, fa letteralmente impazzire la gente! Proprio per questo motivo, nel momento in cui siamo convinti delle idee che vogliamo portare avanti, non dobbiamo assolutamente temere di esporle in maniera tranquilla e serena. La cosa principale, in questo caso, è che ciò che andremo a scrivere nella pagina corrisponda a quanto espresso dal titolo. Vogliamo fare un esempio pratico? Visto e considerato che l'opinione comune vuole che nel nostro Paese sia complicato trovare un lavoro, potremmo sostenere il contrario impostando un headline tipo "In Italia si trova lavoro facilmente. Ecco come farlo in 5 giorni". Se tutti credono nel contrario, ovvero che in Italia sia difficile trovare un lavoro, sarà ancor più stimolante cercare di dimostrare il contrario.

Diamo ai nostri lettori una posizione centrale
Una headline che si focalizzi su chi ci legge ha molto più potenziale rispetto ad una che, invece, si focalizzi su di noi o su altro. Un utente che si sente al centro del titolo sarà indubbiamente molto più invogliato a leggere il nostro articolo rispetto ad altre circostanze più "anonime". Vogliamo mettere a paragone entrambe le circostanze per notare la sostanziale differenza. Un titolo come "Ecco come ho guadagnato 5.000 euro su internet" è comunque incentrato sull'autore del testo ed è, in ogni caso, molto distante dal mondo dei lettori. Se lo stesso titolo, invece, cerchiamo di avvicinarlo un po' di più a chi ci legge potremmo trasformarlo in "Ecco come ho guadagnato 5.000 euro su internet (e come puoi farlo anche tu)". In questo caso il lettore si troverà parte integrante del titolo e lo sarà, di conseguenza, anche del testo andando a cliccare con molta più probabilità. Il primo titolo, infatti, attirerà semplicemente gli utenti curiosi di sapere come siamo riusciti a guadagnare 5.000 euro su internet. Il secondo, invece, unirà a questi ultimi anche tutti i lettori che vorranno cimentarsi nel guadagno online. Un bel salto di qualità, no?

Utilizziamo al meglio le parole chiave
Ottimizzare le nostre headline in ottica SEO è di fondamentale importanza. Ognuna di esse, quindi, deve essere sempre ottimizzata per i nostri lettori ma deve esserlo, al contempo, anche per Google. Il motore di ricerca, infatti, va ad analizzare con molta attenzione ogni contenuto che pubblichiamo e ne influenza il posizionamento. Sappiamo quanto importante sia posizionarsi bene in SERP altrimenti rischiamo davvero che i nostri testi non vengano mai letti con perdite ingenti anche sul piano del guadagno. La prima regola per un'ottimizzazione ad hoc è quella di utilizzare al meglio le keywords, ovvero le parole chiave.
Non dare la giusta importanza a questi elementi e alla loro posizione nel titolo è un errore che avviene molto più spesso di quanto possiamo immaginare e si tratta di una pratica davvero "infausta" per il nostro blog o sito. Per fare in modo che la nostra pagina si piazzi nella maniera migliore possibile, al contrario, è fondamentale ricercare correttamente le parole chiave andando poi a verificare di averle correttamente posizionate sia all'interno del titolo che del testo stesso.
Vale sempre la regola generale che le keywords più sono posizionate a sinistra, quindi verso l'inizio dell'headline, meglio è. Le stesse andranno poi ripetute, come anticipato, all'interno del testo evitando, però, di farlo eccessivamente per non incorrere nel cosiddetto Keyword Stuffing, ovvero il ripetersi quasi incontrollato ed illegibile delle keywords all'interno di un testo. Attenzione, tra l'altro, perché proprio il Keyword Stuffing è una pratica molto penalizzata da Google. Megli utilizzare, quindi, i sinonimi che farsi troncare da Big G!

Cerchiamo di comprendere il search intent dei lettori
Sempre in ambito SEO, altro aspetto importantissimo per redigere headline efficaci è quello di cercare di comprendere quanto più possibile il search intent dei nostri lettori. Questo, insieme alla scelta corretta delle parole chiave, riuscirà ad aiutarci a posizionarci quanto meglio possibile in SERP. Ma cosa intendiamo quando parliamo di search intent? Si tratta di un argomento che, data la sua importanza, meriterebbe di essere trattato più lungamente, ma in attesa di redigere un testo che ce ne chiarisca ogni aspetto nel dettaglio, anticipiamone l'essenziale. Per Search Intent si intendono le vere intenzioni delle ricerche effettuate su Google. Naturalmente un intento differisce dall'altro per l'appunto in funzione della sua finalità. Le principali possono essere quattro:
  1. volersi informare su un determinato argomento o evento;
  2. voler procedere con la visualizzazione di un determinato sito internet;
  3. voler effettuare una richiesta per vari tipi di servizi;
  4. procedere con l'acquisto di un prodotto.
Detto questo, dovremo essere così bravi dal comprendere cosa un utente sta cercando pensando a soddisfarne ogni aspettativa sia con il contenuto del nostro articolo che, per l'appunto, con l'headline. Andiamo a fare un esempio pratico. Ipotizziamo che un utente digiti "pizzerie Catania" è chiaro che è alla ricerca di una pizzeria nella città etnea dove andare a mangiare una pizza. Se, invece, l'utente ricerca "migliori pizzerie Catania" l'intento cambia leggermente. Molto più probabile, in questo caso, che l'intento sia quello di trovare recensioni scritte da altri utenti che lo possano indirizzare ad una scelta azzeccata sulla migliore pizzeria catanese.
Il trucco è proprio quello di comprendere queste sottilissime differenze andando a creare dei testi ad hoc che soddisfino la richiesta degli utenti. Benché possa sembrare complicato, in questo caso è l'esperienza a farla da padrona. Più ci "alleneremo" in tal senso, più saremo in grado di cogliere anche i più piccoli particolari.

Ottimizziamo i titoli seguendo i parametri dettati da Google
I parametri di Google sono fondamentali per un buon posizionamento e, per questo, cercare di adeguare ad essi i nostri titoli è importantissimo. In tal senso esistono diversi plugin che è possibile utilizzare e con i quali possiamo procedere con l'ottimizzazione dei nostri titoli secondo quelli che sono i dettami proposti da Big G in ottica SEO. Quasi tutti i plugin di questo tipo ci aiuteranno ad ottimizzare le headline sia nella lunghezza (evitando titoli troppo lunghi o troppo corti penalizzati da Google) sia nel collocamento delle parole chiave. In termini di lunghezza, lo ricordiamo, quelli più performanti ed efficaci sembrano essere composti da un minimo di 6 ad un massimo di 12 parole per un limite massimo di circa 80 battute.

Impariamo sempre dalla concorrenza cercando di trarre i giusti spunti
Se è vero che avere tanti competitors porta spesso notevoli carichi di stress, è altrettanto vero che può essere un incentivo a risultare i migliori. Nonostante sia assolutamente vietato copiare, non è detto che sbirciare la concorrenza sia sempre negativo, anzi! In ottica SEO è buona pratica cercare di trarre spunti interessante dai competitors più in vista in modo da assorbirne alcune "strategie" importanti.

Evitiamo il clickbaiting perché verremmo pesantemente penalizzati
Ne abbiamo già parlato ma le precauzioni, sul web, non sono mai troppe! Una delle pratiche migliori per creare ottimi titoli e headline efficaci è quella di evitare di piombare nella trappola del clickbaiting. Attrarre gli utenti con titoli ingannevoli senza che poi i testi rispecchino quanto promesso è una pratica scorretta che Google punisce puntualmente e che contribuisce, in maniera irrimediabile, a farci perdere la fiducia dei nostri lettori.

Evitiamo di essere volutamente vaghi
Headline davvero efficaci non sono mai vaghe per cui è assolutamente sconsigliato esserlo in maniera voluta al fine, magari, di ingenerare negli utenti una maggiore curiosità. È provato, infatti, che titoli troppo vaghi non solo non incuriosiscono gli utenti ma generano anche una certa frustrazione negli stessi che li porterà, di conseguenza, a non cliccare. Essere chiari, al contrario, è di fondamentale importanza per instaurare con i lettori un rapporto di fiducia e fare in modo che gli stessi tornino anche in futuro a leggere i nostri articoli.

Curiamo la forma e la grammatica del nostro titolo
Cosa pensereste se vi trovaste davanti un articolo con un titolo errato già nella forma e nella grammatica? Di certo la prima impressione non sarebbe affatto positiva e non sareste invogliati a cliccare per proseguire la lettura. Errori sintattici e grammaticali, difatti, sono un pessimo biglietto da visita e, seppur possa apparire un consiglio scontato, sono assolutamente da evitare. Se curiamo questo aspetto fondamentale acquisteremo la fiducia dei lettori che capiranno che siamo disponibili a curare il dettaglio e che siamo preparati al punto da poter davvero fornire loro la soluzione che stanno cercando.

Come abbiamo appena visto, scrivere headline efficaci non è un gioco da ragazzi ma è un aspetto che, man mano che acquisiremo la giusta esperienza, saremo in grado di affrontare nella maniera migliore possibile. E la nostra attività sul web ne trarrà sicuro beneficio.

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