29 settembre 2020
Tempi di risposta del server, Server dedicati e Hosting condiviso : come orientarsi?
Quando si parla di “tempo di risposta del server” il riferimento va al tempo che trascorre tra un client che richiama una determinata pagina in un browser e un server che risponde a tale richiesta. È misurato in TTFB (Time to First Byte), ovvero, il numero di millisecondi necessari per ricevere il primo byte della pagina dopo aver inviato una richiesta HTTP.
Sostanzialmente, possiamo dire che il tempo di risposta del server identifica il tempo impiegato per ricevere il primo byte da un Server (URL o IP) o il tempo impiegato per ricevere l'intestazione dell'URL (sito web).
Qual è il tempo medio di risposta di un server?
In linea di massima, possiamo dire che un tempo di risposta che si colloca tra i 200 e i 350 ms può essere considerato veloce, tra i 400 e i 700 ms nella media e tutto il resto può essere definito lento.
Come controllare il tempo di risposta di un sito web?
Esistono diversi modi che i webmaster professionisti possono usare per controllare il tempo di risposta di un server e, di conseguenza, di un sito web:
Quali sono i fattori che influenzano il tempo di risposta del server
Sostanzialmente, sono due i fattori che influenzano la velocità di caricamento di un sito web : il funzionamento del server e il livello di ottimizzazione del sito web stesso.
Se da un lato le performance ottenute e il livello di ottimizzazione del sito web sono una responsabilità del proprietario del sito stesso, dall’altro è innegabile che tutto ciò che riguarda un server non può essere influenzato in maniera diretta. Questo perché la velocità del server è qualcosa che riguarda il proprio provider di web hosting.
Naturalmente, sebbene non sia possibile da parte dell’utente mettere in atto operazioni particolari al fine di “forzare” la velocità del server, è altrettanto vero che è possibile verificare se il tempo di risposta di un sito è più o meno buono. La velocità di caricamento di una pagina è un fattore fondamentale per il successo di un sito web, per la sua visibilità e per la percentuale di conversione.
E’ piuttosto ovvio, infatti, che un tempo di risposta troppo prolungato causi una frequenza di rimbalzo molto alta, comportando consequenzialmente l’abbandono del sito web da parte dei visitatori.
Google, è particolarmente concentrato sui siti web che dimostrano una velocità di caricamento molto performante (e per “molto performante” il colosso del web intende un valore al di sotto dei 200ms).
Come ridurre il tempo di risposta del server e migliorare la velocità di caricamento di un sito web
Secondo recenti statistiche, ben il 53% degli utenti che visualizzano un sito web da un dispositivo mobile, sono propensi ad abbandonare tale sito se il tempo di caricamento supera i 3 secondi!
Google ha annunciato lo scorso anno che la velocità di caricamento di una pagina è uno dei principali fattori chiave di ranking. A questo proposito, Google ha approntato uno strumento, PageSpeed Insights che consente di monitorare le prestazioni di un sito web in termini di velocità.
La velocità di caricamento, dunque, influisce direttamente e in modo sensibile sull'esperienza dell’utente. Con tempi di caricamento particolarmente lenti, si rischia che i visitatori perdano la pazienza e si direzionino verso la pagina di un concorrente.
Qual è un buon tempo di risposta del server?
Google consiglia di puntare a un tempo di risposta inferiore a 200 millisecondi, mentre avvisa che un tempo di caricamento che supera i 500 ms rappresenta un problema.
Google classifica i siti web in tre gruppi in base al punteggio di velocità che ottengono:
Come migliorare il tempo di risposta del server
Ecco 5 semplici metodi per ridurre il tempo di risposta del server per il proprio sito web.
1. Utilizzare un Hosting affidabile e veloce
Prima di tutto, è importante assicurarsi che il provider di hosting al quale si decide di affidarsi, soddisfi pienamente le esigenze del proprio sito web.
È essenziale mantenere tempi di risposta del server rapidi e non fluttuanti. Per ottenere tale risultato, è necessario investire in un server ad alte prestazioni. Hosting web gratuito, servizi di hosting inadeguati con supporto minimo o nullo e risorse condivise contribuiscono a rendere i server più lenti.
2. Utilizzare un CDN
Una rete di distribuzione dei contenuti (CDN) è una struttura di reti distribuite di server proxy e relativi data center. Sono distribuiti geograficamente per fornire contenuti agli utenti il più velocemente possibile.
Un pubblico “globale” richiede un provider che abbia distribuito le proprie risorse a vari nodi in tutto il mondo. Ciò garantisce a tutti i visitatori della pagina web tempi di risposta rapidi.
3. Ottimizzare il database
La velocità di risposta di un sito web dipende anche dall'ottimizzazione del database. Quando si configura per la prima volta un sito Web, il database è in grado di rispondere rapidamente alle query. Con il passare del tempo, il database accumula informazioni e ciò si traduce in enormi quantità di dati archiviati.
Esistono diversi modi per ottimizzare il database per velocizzare il proprio sito web. Nel caso di un sito web realizzato sfruttando il CMS Wordpress, ad esempio, il primo passo è identificare le query lente e procedere ad una ottimizzazione di quest’ultime.
4. Monitorare l'utilizzo di PHP
Più processi deve eseguire un server per “riportare” una pagina a un visitatore, più il tempo di risposta sarà lento. Se vengono eseguiti vari script PHP, è importante assicurarsi che non vengano utilizzate risorse vitali per svolgere attività non necessarie.
Inoltre, è fondamentale assicurarsi che la versione PHP sia aggiornata. Molte società di hosting non eseguono automaticamente gli aggiornamenti PHP. Un sito web in esecuzione su una versione PHP obsoleta avrà un tempo di risposta più lento di uno in esecuzione su una versione aggiornata.
5. Configurare la cache
La memorizzazione nella cache garantisce prestazioni migliori in termini di velocità di risposta del server e, di conseguenza, di caricamento del sito web. consegna rapida ai visitatori. Senza questo procedimento, il browser richiederà risorse dal server ogni volta che verrà caricata una pagina invece di accedervi da una cache locale o intermedia.
Server Condiviso o Hosting dedicato : qual è la scelta migliore?
Quando ci si trova a dover decidere quale tipo di hosting utilizzare, è importante valutare le varie opzioni disponibili e optare per la soluzione che più si adatta alle specifiche esigenze.
Naturalmente, è opportuno pensare “a lungo termine”, in quanto le esigenze iniziali di un sito web potrebbero differire in maniera sostanziale da quelle successive, sia in termini di numero di visite che di dati caricati.
Due piani specifici da prendere in considerazione sono l'Hosting condiviso e l'Hosting dedicato o VPS.
Hosting condiviso : caratteristiche, pregi e svantaggi
L'hosting condiviso è la forma più semplice di hosting. Optare per un Hosting condiviso significa semplicemente affidarsi ad una soluzione dove più siti web condividono un stesso server fisico.
Poiché si condivide lo stesso server di altri siti web, ci si trova ad utilizzare anche lo stesso database, la stessa larghezza di banda, lo stesso spazio di archiviazione e così via. L’Hosting condiviso è particolarmente popolare perché è economico e facile da gestire.
Tra i principali vantaggi dell'hosting condiviso, troviamo :
Hosting dedicato : caratteristiche, pregi e svantaggi
Abbreviazione di "Virtual Private Server", l'hosting VPS (hosting dedicato) è molto più robusto e offre tantissime funzionalità in più rispetto al più semplice Hosting Condiviso.
In questo caso, infatti, pur rimanendo parte di un Server utilizzato anche da altre piattaforme, il proprio sito web beneficia di uno spazio tutto suo, il VPS appunto. Un server privato virtuale (VPS), noto anche come server virtuale dedicato (VDS), è un server che appare all'utente come un server dedicato, ma che in realtà serve più siti web.
Tra i principali vantaggi dell'hosting dedicato, troviamo :
Tra gli svantaggi di un un Hosting dedicato, troviamo invece:
Quando scegliere un Hosting condiviso
Sebbene non sia sempre utile generalizzare, è comunque possibile consigliare (in linea di massima) l’attivazione di un Hosting Condiviso nel caso in cui :
Quando scegliere l'hosting VPS
Di contro, è consigliabile orientarsi verso un Hosting Dedicato nel caso in cui :
Sostanzialmente, possiamo dire che il tempo di risposta del server identifica il tempo impiegato per ricevere il primo byte da un Server (URL o IP) o il tempo impiegato per ricevere l'intestazione dell'URL (sito web).
Qual è il tempo medio di risposta di un server?
In linea di massima, possiamo dire che un tempo di risposta che si colloca tra i 200 e i 350 ms può essere considerato veloce, tra i 400 e i 700 ms nella media e tutto il resto può essere definito lento.
Come controllare il tempo di risposta di un sito web?
Esistono diversi modi che i webmaster professionisti possono usare per controllare il tempo di risposta di un server e, di conseguenza, di un sito web:
- Utilizzando Google Analytics recandosi nella sezione “Comportamento” -> “Velocità del sito”. Google Analytics consente di controllare il tempo di risposta sia del giorno precedente sia di un certo lasso di tempo.
- Utilizzando un servizio di terze parti, come site24x7.com e il loro strumento Ping Website.
Quali sono i fattori che influenzano il tempo di risposta del server
Sostanzialmente, sono due i fattori che influenzano la velocità di caricamento di un sito web : il funzionamento del server e il livello di ottimizzazione del sito web stesso.
Se da un lato le performance ottenute e il livello di ottimizzazione del sito web sono una responsabilità del proprietario del sito stesso, dall’altro è innegabile che tutto ciò che riguarda un server non può essere influenzato in maniera diretta. Questo perché la velocità del server è qualcosa che riguarda il proprio provider di web hosting.
Naturalmente, sebbene non sia possibile da parte dell’utente mettere in atto operazioni particolari al fine di “forzare” la velocità del server, è altrettanto vero che è possibile verificare se il tempo di risposta di un sito è più o meno buono. La velocità di caricamento di una pagina è un fattore fondamentale per il successo di un sito web, per la sua visibilità e per la percentuale di conversione.
E’ piuttosto ovvio, infatti, che un tempo di risposta troppo prolungato causi una frequenza di rimbalzo molto alta, comportando consequenzialmente l’abbandono del sito web da parte dei visitatori.
Google, è particolarmente concentrato sui siti web che dimostrano una velocità di caricamento molto performante (e per “molto performante” il colosso del web intende un valore al di sotto dei 200ms).
Come ridurre il tempo di risposta del server e migliorare la velocità di caricamento di un sito web
Secondo recenti statistiche, ben il 53% degli utenti che visualizzano un sito web da un dispositivo mobile, sono propensi ad abbandonare tale sito se il tempo di caricamento supera i 3 secondi!
Google ha annunciato lo scorso anno che la velocità di caricamento di una pagina è uno dei principali fattori chiave di ranking. A questo proposito, Google ha approntato uno strumento, PageSpeed Insights che consente di monitorare le prestazioni di un sito web in termini di velocità.
La velocità di caricamento, dunque, influisce direttamente e in modo sensibile sull'esperienza dell’utente. Con tempi di caricamento particolarmente lenti, si rischia che i visitatori perdano la pazienza e si direzionino verso la pagina di un concorrente.
Qual è un buon tempo di risposta del server?
Google consiglia di puntare a un tempo di risposta inferiore a 200 millisecondi, mentre avvisa che un tempo di caricamento che supera i 500 ms rappresenta un problema.
Google classifica i siti web in tre gruppi in base al punteggio di velocità che ottengono:
- Veloce (90-100)
- Nella media (50-89)
- Lento (0-49)
Come migliorare il tempo di risposta del server
Ecco 5 semplici metodi per ridurre il tempo di risposta del server per il proprio sito web.
1. Utilizzare un Hosting affidabile e veloce
Prima di tutto, è importante assicurarsi che il provider di hosting al quale si decide di affidarsi, soddisfi pienamente le esigenze del proprio sito web.
È essenziale mantenere tempi di risposta del server rapidi e non fluttuanti. Per ottenere tale risultato, è necessario investire in un server ad alte prestazioni. Hosting web gratuito, servizi di hosting inadeguati con supporto minimo o nullo e risorse condivise contribuiscono a rendere i server più lenti.
2. Utilizzare un CDN
Una rete di distribuzione dei contenuti (CDN) è una struttura di reti distribuite di server proxy e relativi data center. Sono distribuiti geograficamente per fornire contenuti agli utenti il più velocemente possibile.
Un pubblico “globale” richiede un provider che abbia distribuito le proprie risorse a vari nodi in tutto il mondo. Ciò garantisce a tutti i visitatori della pagina web tempi di risposta rapidi.
3. Ottimizzare il database
La velocità di risposta di un sito web dipende anche dall'ottimizzazione del database. Quando si configura per la prima volta un sito Web, il database è in grado di rispondere rapidamente alle query. Con il passare del tempo, il database accumula informazioni e ciò si traduce in enormi quantità di dati archiviati.
Esistono diversi modi per ottimizzare il database per velocizzare il proprio sito web. Nel caso di un sito web realizzato sfruttando il CMS Wordpress, ad esempio, il primo passo è identificare le query lente e procedere ad una ottimizzazione di quest’ultime.
4. Monitorare l'utilizzo di PHP
Più processi deve eseguire un server per “riportare” una pagina a un visitatore, più il tempo di risposta sarà lento. Se vengono eseguiti vari script PHP, è importante assicurarsi che non vengano utilizzate risorse vitali per svolgere attività non necessarie.
Inoltre, è fondamentale assicurarsi che la versione PHP sia aggiornata. Molte società di hosting non eseguono automaticamente gli aggiornamenti PHP. Un sito web in esecuzione su una versione PHP obsoleta avrà un tempo di risposta più lento di uno in esecuzione su una versione aggiornata.
5. Configurare la cache
La memorizzazione nella cache garantisce prestazioni migliori in termini di velocità di risposta del server e, di conseguenza, di caricamento del sito web. consegna rapida ai visitatori. Senza questo procedimento, il browser richiederà risorse dal server ogni volta che verrà caricata una pagina invece di accedervi da una cache locale o intermedia.
Server Condiviso o Hosting dedicato : qual è la scelta migliore?
Quando ci si trova a dover decidere quale tipo di hosting utilizzare, è importante valutare le varie opzioni disponibili e optare per la soluzione che più si adatta alle specifiche esigenze.
Naturalmente, è opportuno pensare “a lungo termine”, in quanto le esigenze iniziali di un sito web potrebbero differire in maniera sostanziale da quelle successive, sia in termini di numero di visite che di dati caricati.
Due piani specifici da prendere in considerazione sono l'Hosting condiviso e l'Hosting dedicato o VPS.
Hosting condiviso : caratteristiche, pregi e svantaggi
L'hosting condiviso è la forma più semplice di hosting. Optare per un Hosting condiviso significa semplicemente affidarsi ad una soluzione dove più siti web condividono un stesso server fisico.
Poiché si condivide lo stesso server di altri siti web, ci si trova ad utilizzare anche lo stesso database, la stessa larghezza di banda, lo stesso spazio di archiviazione e così via. L’Hosting condiviso è particolarmente popolare perché è economico e facile da gestire.
Tra i principali vantaggi dell'hosting condiviso, troviamo :
- Prezzo accessibile : i piani di hosting condiviso partono da 5/6€ al mese. Questa caratteristica rende l’Hosting condiviso molto appetibile sia per i privati che per le piccole aziende che hanno in progetto la creazione di un sito web professionale ma che non hanno la disponibilità di un budget consistente.
- Manutenzione semplice : un altro motivo per cui sono in tanti quelli che scelgono un hosting condiviso è da rintracciarsi nella facilità di manutenzione. Un provider di hosting condiviso è gestibile, infatti, anche da coloro che non hanno particolari competenze tecniche e di programmazione.
- Limite delle prestazioni : forse il problema più grande con l'hosting condiviso sono i suoi limiti alle prestazioni. Data la condivisione delle risorse del server con altri siti web, è inevitabile che si possa verificare una scarsità di risorse. Ad esempio, un sito che utilizza l'hosting condiviso di solito non ha la larghezza di banda per accogliere un volume elevato di traffico. Se una pagina di un sito web diventa virale e subisce un forte aumento di traffico, ciò potrebbe influire sulle prestazioni del sito stesso.
Hosting dedicato : caratteristiche, pregi e svantaggi
Abbreviazione di "Virtual Private Server", l'hosting VPS (hosting dedicato) è molto più robusto e offre tantissime funzionalità in più rispetto al più semplice Hosting Condiviso.
In questo caso, infatti, pur rimanendo parte di un Server utilizzato anche da altre piattaforme, il proprio sito web beneficia di uno spazio tutto suo, il VPS appunto. Un server privato virtuale (VPS), noto anche come server virtuale dedicato (VDS), è un server che appare all'utente come un server dedicato, ma che in realtà serve più siti web.
Tra i principali vantaggi dell'hosting dedicato, troviamo :
- Maggiore spazio e larghezza di banda : si tratta di due elementi fondamentali soprattutto per tutti quei siti web che prevedono di generare molto traffico in un futuro prossimo. Una soluzione VPS offre tutta la potenza necessaria per prestazioni ottimali, indipendentemente dal volume di traffico grazie ai suoi componenti ad alte prestazioni
- Maggiore stabilità e affidabilità: un Hosting dedicato è in grado di ridurre notevolmente o addirittura eliminare del tutto la minaccia dei tempi di inattività.
- Maggiore personalizzazione : in termini di configurazione, un server VPS garantisce un livello di controllo molto più elevato rispetto a quello che è in grado di garantire un server Condiviso. Ciò implica un certo grado di personalizzazione alle soluzioni VPS che semplicemente non sono disponibili con l'hosting condiviso.
- Maggiore sicurezza : sebbene anche quella dell'hosting condiviso risulti una soluzione piuttosto sicura, è innegabile che un VPS consenta di prendere precauzioni di sicurezza maggiori. Secondo recenti indagini, si prevede che i “danni” relativi alla criminalità informatica raggiungeranno i 6 trilioni di dollari all'anno entro il 2021; per evitare il più possibile di incappare i problematiche relative alla sicurezza, è sicuramente un scelta saggia affidarsi ad un Hosting Dedicato che possa mantenere alto il livello di guardia.
Tra gli svantaggi di un un Hosting dedicato, troviamo invece:
- Costo elevato : nei paragrafi precedenti abbiamo visto come un Hosting Dedicato riesca a garantire un maggior livello di affidabilità, personalizzazione e sicurezza. E’ inevitabile che tali caratteristiche abbiano un costo. Viene da sé che un VPS avrà dei costi di rinnovo annuali decisamente superiori rispetto a quelli di un più semplice Hosting Condiviso.
Quando scegliere un Hosting condiviso
Sebbene non sia sempre utile generalizzare, è comunque possibile consigliare (in linea di massima) l’attivazione di un Hosting Condiviso nel caso in cui :
- La propria attività (e di conseguenza il proprio sito web) siano ancora in fase di startup
- Si gestisca una picola impresa e non si abbiano piani per una crescita importante
- Il proprio sito web sia di piccole dimensioni
- Non si necessiti di molto spazio e larghezza di banda
- Si preveda di generare una quantità minima di traffico (non più di 500 visitatori al giorno)
- Si ha a disposizione un budget molto limitato
Quando scegliere l'hosting VPS
Di contro, è consigliabile orientarsi verso un Hosting Dedicato nel caso in cui :
- Si gestisca un'attività già ben consolidata
- La propria attività sia di medie o grandi dimensioni
- Si ha in programma di far crescere la propria attività in modo significativo nel prossimo futuro
- Si generi un volume elevato di traffico
- Si desideri una soluzione altamente sicura
- Si abbia la necessità di accedere all'assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7
- Si disponga di un budget consistente