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20 giugno 2021

MUM, cos'è il nuovo algoritmo di Google e come cambierà la SEO?

Maimone Patrizia

Scritto daMaimone Patrizia

Tempo stimato per la lettura5 minuti

MUM, come spesso avviene nei termini che Google utilizza per "identificare" le sue "creature" è un acronimo. Se "BERT", l'ultimo algoritmo di Mountain View a cui ci eravamo abituati, stava per Bidirectional Encoder Representations from Transformers, con il termine MUM si identifica l'espressione Multitask Unified Model. Rispetto a BERT si tratta di un vero e proprio balzo in avanti per cui affermare che trattasi di un'evoluzione del vecchio algoritmo non è affatto sbagliato. Si tratta di un "qualcosa" che, a quanto pare, andrà a rivoluzionare in buona parte il web mediante un utilizzo sempre più marcato ed interessante dell'Intelligenza Artificiale. Ma cerchiamo di andare con ordine e partiamo, quindi, dalla definizione di MUM.

Cos'è MUM?
MUM, lo abbiamo anticipato, è un nome che, in realtà, è un acronimo. In base a quanto affermato dallo stesso Google, questo algoritmo sarà ben 1000 volte più potente rispetto al suo predecessore. Lo sarà nel vero senso del termine e non perché tra i due esista chissà quale divario in termini di prestazioni ma perché proprio 1000 sono i nodi delle reti neurali create sulle basi dei funzionamenti delle sinapsi dei cervelli umani. Con MUM sono stati potenziati tutti gli aspetti che riguardano l'AI. Adesso, il motore di ricerca sarà in grado di comprendere e, dunque, elaborare anche le richieste più complesse aiutando gli utenti a trovare le risposte desiderate. Non importa, quindi, quanto complessa sia la query: Big G sarà in grado di comprenderla e di fornire la soluzione evitando agli utenti di dover effettuare più di una ricerca sul motore di ricerca. Vogliamo fare un esempio pratico?

Supponiamo di aver visitato una città completamente sconosciuta e di aver apprezzato particolarmente questo tipo di avventura. Supponiamo, quindi, di voler riprovare la stessa emozione visitando un'altra città di cui sconosciamo le caratteristiche. Possiamo chiedere a Google come preparare questa nuova visita, utilizzando semplicemente diverse query nella richiesta. Query che MUM metterà insieme e grazie alle quali ci fornirà tutte le informazioni necessarie per preparare questo nuovo viaggio.

In base a quanto recentemente dichiarato da Nayak (Vicepresidente di Google Search), le ricerche complesse sui motori di ricerca vedono l'inserimento di almeno 8 query differenti. Otto query che, in una situazione diversa, e con un algoritmo diverso, si sarebbero tramutate in 8 ricerche differenti ma che, adesso, con MUM vengono soddisfatte contemporaneamente e in pochissimi secondi. A spiegarci gli obiettivi di MUM è sempre lo stesso vicepresidente che utilizza delle parole molto chiare, affermando quanto segue:

"I motori di ricerca di oggi non sono abbastanza sofisticati per rispondere come farebbe un esperto. Ma con una nuova tecnologia chiamata MUM ci stiamo avvicinando ad aiutarti con questi tipi di esigenze complesse. Quindi in futuro avrai bisogno di meno ricerche per fare le cose!".

Quindi, tornando all'esempio fatto in precedenza, per rispondere esaustivamente al nostro quesito, ci vorrebbe un esperto in viaggi. MUM, invece, dovrebbe riuscire a mettere in relazione le due città che gli abbiamo indicato definendo, quindi, tutte quelle informazioni utili per il nostro prossimo itinerario (luoghi d'interesse, percorsi, alberghi, ristoranti e via discorrendo). Avremo, quindi, tutto a portata di mano e con minore sforzo e tempo impiegato.

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Come è stato "addestrato" MUM?
Dietro MUM e gli incredibili risultati che è in grado di garantire c'è, naturalmente, un grande lavoro da parte di tutti gli sviluppatori di Mountain View. Ma com'è stato addestrato MUM? Com'è stato possibile spingere l'AI fino a questi livelli? Il segreto su cui si basa il vero successo di MUM sta nelle tante lingue che gli sono state sottoposte. Ben 75 lingue diverse (praticamente buona parte di quelle parlate in tutto il mondo!) in modo da permettergli di comprende bene ogni singola interazione tra le varie parole. In questo modo l'algoritmo può comprendere il senso di tutte le frasi, anche di quelle più complicate, complesse o, spesso, dotate di una certa ambiguità di significato. Indipendentemente dalla lingua utilizzata, MUM può rispondere ai quesiti in ogni parte del mondo andando ad abbattere ogni possibile barriera linguistica fino a questo momento esistente. Questo non significa che visualizzeremo tutti i risultati nelle lingue più disparate. Sarà MUM, infatti, a proporci i risultati nella nostra lingua ma considerando le informazioni provenienti anche dai siti che non "parlano" il nostro stesso linguaggio.

Secondo Nayak, non a caso, MUM è capace di provvedere alla generazione dei linguagi e non soltanto alla loro comprensione fine a sè stessa! Ma nei risultati che ci vengono forniti sono tenute in considerazione solo le fonti testuali? Assolutamente no! MUM non si limita ad analizzare i testi per fornirci le risposte migliori alle nostre richieste. Ad essere "analizzati" sono anche le immagini. Solo con un'indagine a 360 gradi, difatti, è possibile dare le risposte più complete possibili. Cosa significa? Basterà, ad esempio, inserire nella query la foto di una melanzana per ottenere tutte le informazioni su questo prodotto (come valori nutrizionali o ricette).

Che fine farà la SEO attuale con MUM?
Passiamo, adesso, ad una domanda che molti addetti ai lavori si sono fatti e si stanno facendo dopo l'esordio di MUM. Cosa ne sarà dei procedimenti di ottimizzazione, della SEO che conosciamo oggi? Ci saranno delle "modifiche" a cui dovremo abituarci per rendere i nostri siti competitivi anche dinnanzi alle enormi potenzialità di questo nuovo algoritmo?

A rispondere sono stati gli stessi "esperti" di casa Google sostenendo che MUM non cambierà la necessità della SEO ma che semplicemente le cose, nel web come nella vita, sono destinate ad evolversi. La SEO, quindi, è destinata a sopravvivere a questo algoritmo: il suo ruolo è troppo importante per passare in secondo piano! E non solo: chi si occupa di ottimizzare i siti o del posizionamento degli stessi non dovrà far altro che continuare a perseguire la SEO semplicemente adattando il proprio lavoro a quelle che sono le nuove regole imposte da Big G.

I vantaggi di Google MUM
Detto questo, quali sono i vantaggi di Google MUM rispetto al predecessore BERT rispetto cui, abbiamo visto, è tantissime volte più potente? Questi si possono riassumere tranquillamente con due parole che poi, se analizzate, descrivono perfettamente quello che è questo algoritmo e quelle che sono le caratteristiche del suo funzionamento. Si tratta dei temini Multimodale e multitasking.
- Multimodale nel senso che cattura ed elabora ogni tipo di informazione in diverse e più d'una modalità. Riesce, infatti, ad elaborare sia il testo che l'immagine e, molto probabilmente, in un futuro non troppo lontano potrebbero essere inclusi anche video e audio.
- Multitasking nel senso che è in grado di fare tutto quanto abbiamo descritto in contemporanea.
Potremmo aggiungere anche la multilingua dal momento che MUM è abituato a lavorare in ben 75 lingue riuscendo, quindi, a carpire tutte le informazioni possibili in buona parte delle lingue ad oggi conosciute (ed in futuro se ne aggiungeranno indubbiamente delle altre!).

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