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03 giugno 2020

Come ottimizzare le immagini per Google Images

Desirée Pucci

Scritto daDesirée Pucci

Tempo stimato per la lettura5 minuti

Quando si decide di affrontare un tema spesso “spinoso” come quello dell’ottimizzazione SEO di un sito web, è importante non tralasciare niente, pena un mancato risultato all’interno del motore di ricerca.

Sono molte, ad esempio, le persone che non si concentrano abbastanza sull’importanza dell’ottimizzazione delle immagini di un sito web per renderne più facile la ricerca all’interno di Google Images.

Milioni di persone in tutto il mondo usano Google Image Search ogni giorno per le loro ricerche e, in virtù di questo, l’aspetto dell’ottimizzazione delle immagini non dovrebbe mai essere considerato un’operazione di secondo piano.

Le immagini svolgono ,dunque, un ruolo importante all’interno di un sito Web e la loro ottimizzazione può favorire una discreta quantità di traffico attraverso Google Image Search.

Perché ottimizzare le immagini è importante per la SEO?

Un primo motivo per cui coloro che si occupano a livello professionale di posizionamento siti web hanno un’alta considerazione del processo di ottimizzazione delle immagini è la percentuale relativa al volume di ricerca su Google Images, che ha rappresentato il 21,54% nel primo trimestre del 2020.

Il motivo più rilevante, tuttavia, è da ricercare nella spinta che una corretta ottimizzazione delle immagini (soprattutto per quanto riguarda un sito di ecommerce) può portare a livello di conversioni.

5 metodi efficaci per ottimizzare le immagini di un sito web per Google Image Search

1. Usare nomi di file “sensibili”

Google non indicizza ufficialmente il testo presente all’interno delle immagini; per questo motivo, è importante fornire al motore di ricerca un nome di file utile a favorire la rilevanza dell’immagine all'interno della ricerca.

Quando si sceglie un nome per le proprie immagini, è fondamentale porsi un semplice quesito : che tipo di “stringa” potrebbe digitare un utente alla ricerca di un’immagine come la nostra? E’ importante scegliere un nome che riesca a descrivere esattamente chi o cosa ritrae l'immagine.

E’ fondamentale considerare anche il ruolo contestuale che l'immagine gioca all’interno del sito web. Nel caso specifico di un’immagine in evidenza relativa ad un post del blog, potrebbe essere utile rinominare l’immagine con lo stesso nome del titolo del post in questione.

In linea di massima, le linee guida da seguire per il naming dei propri files immagine, è il seguente :
  • Non usare mai parole “concatenate” o intervallate da spazi (ad esempio : “lemiglioristrategieseo2020” o “le migliori strategie seo 2020”
  • Preferite sempre i trattini come elemento separatore (ad esempio : le-migliori-strategie-seo-2020”)
  • Anche se ha senso includere una parola o una frase nel nome del file, è sempre consigliabile non inserire un gruppo di parole chiave (ad esempio, risulterebbe preferibile “strategie-seo-ottimizzazione-siti-web” a “ottimizzazione-parole-chiave-siti-web-seo-strategie-di-conversione”).

Facciamo un esempio ulteriore per rimarcare la differenza delle strategie di naming di un’immagine; se l’immagine in questione rappresenta un bambino che gioca con una palla, saranno corretti i seguenti nomi di file :
  • bambino-che-gioca-a-palla.jpg
  • bambino-con-palla.jpg

Al contrario, saranno da scartare esempi del tipo :
  • img_4115.jpg
  • bambinoconlapalla.jpg
  • bambino.jpg
  • bambino che gioca a palla.jpg

2. Comprimere correttamente le immagini

Le connessioni Internet stanno diventando sempre più veloci, ma questa opportunità non dovrebbe diventare una scusa per eliminare un processo importantissimo come la compressione delle immagini. Con l'aumentare della velocità del Web, gli intervalli di attenzione degli utenti si stanno riducendo; in uno studio recente, è stato rilevato come il 47% degli utenti prediligesse la navigazione in siti web che prevedevano una velocità di caricamento di 2 secondi o meno. Sono molte le persone che rinunciano a visitare un sito se il caricamento delle pagine (e delle relative immagini) comporta un tempo di attesa troppo lungo.

Allo stesso tempo, gli utenti si aspettano una qualità dell'immagine più elevata che mai, viste anche le crescenti dimensioni dei display dei dispositivi mobili e la crescente popolarità dei display retina.

Tutto questo comporta che, al momento di salvare le immagini, sarà necessario seguire il seguente procedimento :
  • Scegliere il tipo di file più appropriato alle proprie esigenze; in genere, questo passaggio è piuttosto intuitivo, in quanto è abbastanza banale selezionare il tipo di file immagine corretto e indicato per i propri scopi. Se si tratta di un’immagine animata, ad esempio, la scelta ricadrà su un’estensione GIF, mentre se è una foto che non necessità di sfondi trasparenti ci si potrà tranquillamente orientare verso una JPG. Nel caso di un logo, invece, o di un’immagine che necessita di trasparenza alfa, è opportuno selezionare il formato PNG.
  • Caricare un’immagine che abbia le dimensioni corrispondenti a ciò di cui si ha bisogno (non c’è necessità di caricare immagini da 5 mb quando può essere sufficiente un’immagine da 300 kb). Supponiamo che si debba creare un'infografica da incorporare in un blog e che tale infografica possa essere ingrandita dagli utenti al fine di ottenere una migliore consultazione dell’immagine. La cosa migliore, in questo caso, è caricare una copia alla massima risoluzione e una seconda copia ridimensionata della larghezza di 800 pixel.
  • Attuare una compressione che non comporti un calo significativo della qualità delle immagini. Generalmente, si opta per una serie di strumenti di compressione la cui funzionalità è pressoché identica : basta caricare all’interno del programma una serie di immagini che, dopo l’elaborazione, verranno restituite per il download in un formato più piccolo ma di pari qualità. Tra gli strumenti per la compressione delle immagini più utilizzati, troviamo : JPEGmini, TinyPNG e ezGIF.

3. Inserire didascalie per le immagini

Quando ci si appresta a caricare le immagini per il proprio sito web su portale realizzato con un CMS come Wordpress, noteremo subito che ci viene data la possibilità di aggiungere delle brevi descrizioni.

In WordPress, è possibile fornire un titolo, una didascalia, un testo alternativo e una descrizione ad una specifica immagine; informazioni di questo tipo vengono definite “meta dati”. Nello specifico :
  • Il “titolo” è il testo che appare in un suggerimento quando qualcuno passa sopra l'immagine.
  • La “didascalia” è il testo che appare direttamente sotto l'immagine. Alcune persone usano la didascalia per accreditare la fonte dell'immagine.
  • Il “testo alternativo” viene utilizzato dagli screen reader e appare al posto dell'immagine se il link al file di quest’ultima è rotto. Dovrebbe fungere da "alternativa" all'immagine per coloro che non possono vedere l'immagine, come i motori di ricerca.
Ai fini SEO, il tag alt è il più importante da definire, sia per i crawler che per l'accessibilità.


4. Contestualizzare le immagini


Forse l'indicazione più importante per Google su come classificare le immagini di un sito web viene fornita dal contesto circostante.

Anche se Google prenderà in considerazione il testo dell'intera pagina, il testo immediatamente prima e quello immediatamente dopo l'immagine è senza dubbio il più importante.


5. Aggiungere immagini importanti alla Sitemap

Includere le pagine di un sito Web in una Sitemap è un ottimo modo per organizzare e presentare le parti importanti del suddetto sito ai motori di ricerca; le sitemap di immagini fanno la stessa cosa, concentrandosi, però, solo sul materiale fotografico.

Dal momento che non influiscono in modo rilevante sull’indicizzazione a livello di “classifica” nei risultati di ricerca, non è necessario aggiungere tutte le immagini presenti su un sito alla sitemap delle immagini.

Tuttavia, è consigliabile prendere in considerazione l'aggiunta di immagini importanti, come il logo e le infografiche.


Come avere immagini di alta qualità e un buon PageSpeed allo stesso tempo?

Nei paragrafi precedenti, abbiamo potuto capire l’importanza di un’ottimizzazione adeguata delle immagini di un sito web. Al tempo stesso, dobbiamo tener conto della necessità di non utilizzare immagini che possano in qualche misura determinare un peggioramento delle performance del sito web, soprattutto in termini di tempi di caricamento.

Considerando quanto sia rilevante l’impatto del Page Speed sia sul tasso di conversione sia sulla visibilità organica di un contenuto web, come possiamo soddisfare le indicazioni apparentemente contraddittorie di Google che, da un lato, ci spinge a caricare immagini di alta qualità ma dall’altro ci spinge a creare siti sempre più performanti dal punto di vista della velocità?

Sostanzialmente, è sufficiente riprendere i punti elencati in precedenza, ovvero :
  • Effettuare una buona compressione delle immagini
  • Effettuare una scelta corretta del tipo di file immagine

Sempre nel caso del CMS Wordpress, esistono una serie di plugin molto interessanti che garantiscono una buona compressione delle immagini, come :
  • reSmush.it : forse il miglior plugin per la compressione delle immagini di WordPress. Questo strumento consente di ottimizzare automaticamente le immagini durante il caricamento. Il plugin sfrutta l'API reSmush per ottimizzare le immagini e consente all’utente di scegliere il livello di ottimizzazione per i successivi caricamenti.
  • EWWW Image Optimizer : EWWW Image Optimizer è un'ottima opzione per quanto riguarda la compressione delle immagini, in quanto è particolarmente facile da usare. Questo plugin può anche comprimere e ottimizzare le immagini precedentemente caricate in blocco. EWWW image Optimizer per Wordpress esegue tutta la compressione sui propri server, il che significa che non è necessario registrarsi per ottenere una chiave API.
  • Compress JPEG & PNG : questo plugin è stato creato dal team che ha creato anche TinyPNG e, in virtù di questo, sarà necessario creare un account prima di poter utilizzare lo strumento in questione. L’account gratuito permette di ottimizzare solo 100 immagini ogni mese. Il plugin può comprimere automaticamente le immagini al momento del caricamento e ottimizzare in blocco le immagini più vecchie. Le impostazioni del plug-in consentono di scegliere le dimensioni dell'immagine che si desidera ottimizzare. Inoltre, è possibile anche impostare una dimensione massima per i caricamenti originali.

Come aggiungere le immagini rilevanti ad una Sitemap XML

Parliamoci chiaro : quasi nessun sito web presenta una sitemap XML per le immagini.

Questo, in realtà, è un grosso errore, in quanto non consente una giusta indicizzazione delle immagini più rilevanti presenti in un sito.

Creare una sitemap XML per le immagini è importante perché Google considera questo file la fonte più rilevante da cui “scovare” le immagini pubblicate su un sito Web.

Creare manualmente una Sitemap XML per le immagini è un compito piuttosto arduo ma, fortunatamente, sono disponibili una serie di strumenti gratuiti per creare in modo automatico tali files come, ad esempio, i crawler Sitebulb o Screaming Frog.


Altri suggerimenti per migliorare l’ottimizzazione delle immagini di un sito web

I siti web hanno spesso un assortimento di immagini “decorative”, come immagini di sfondo, pulsanti e bordi.

Sebbene le immagini decorative possano aggiungere molto fascino estetico a una pagina Web, possono altresì comportare dimensioni di file elevate e tempi di caricamento lenti. Pertanto, è sempre utile analizzare le immagini decorative in modo che non compromettano la capacità del sito di convertire i visitatori in potenziali clienti.

Ecco alcuni suggerimenti per ridurre le dimensioni delle cosiddette “immagini decorative”:
  • Laddove ciò risulti possibile, è preferibile utilizzare il linguaggio CSS in sostituzione di un’immagine decorativa per creare bordi, ombre, pulsanti e altri elementi, in modo da ridurre i tempi di caricamento del sito.
  • Prediligere sfondi neutri, ad unico colore o a gradiente generato tramite CSS.
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