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31 dicembre 2021

Come analizzare un sito web: 10 tools gratuiti

Alex Baldarelli

Scritto daAlex Baldarelli

Tempo stimato per la lettura8 minuti

Quanti utenti riceve il mio sito ogni giorno? Dove si trovano? Quali sono le pagine più visitate? Quanto tempo restano in una determinata pagina? Quali sono i dispositivi da cui gli utenti si collegano? Sono molteplici le domande che si pongono reiteratamente i webmaster.

Avere sotto controllo le metriche del sito risulta fondamentale per sapere come intervenire in ottica SEO e per orientare le scelte di marketing di un’azienda in funzione degli obiettivi prefissati. Le strategie sviluppate stanno funzionando, oppure vanno cambiate; quali procedure di ottimizzazione vanno adottate e così via. L’analisi di un sito web è un’operazione assolutamente improcrastinabile e da non trascurare mai. Proponiamo quindi di seguito un elenco che vi tornerà molto utile per tenere sempre sotto controllo lo stato di salute del vostro sito e capire come ottenere il massimo delle prestazioni in termini di visibilità e conversioni.

Come analizzare un sito web: Google Analytics per l’analisi del traffico

Lo strumento migliore per analizzare il traffico e il comportamento degli utenti sul proprio sito è sicuramente Google Analytics. Il servizio, completamente gratuito, fornisce dati preziosi e imprescindibili per “misurare” le performance del sito sotto diversi aspetti. Quali?

Visualizzazioni e sessioni: sono le metriche più generali, ma restituiscono già un’idea di base se il sito sta “macinando” oppure ha bisogno di interventi immediati. Questi valori, incrociati con altri più specifici consentono di comprendere quali aree del sito sono più spente, come far sì che gli utenti restino più tempo nel nostro sito, prima di abbandonarlo e così via…

Ma cosa sono visualizzazioni e sessioni e come si distinguono? Una sessione comprende tutte le azioni svolte da un singolo utente in un determinato arco temporale fissato (in termini predefiniti) da Google Analytics in 30 minuti. Un singolo utente, in sostanza, potrebbe visualizzare più volte (poniamo, ad esempio, 4 volte) uno stesso contenuto nell’arco di 30 minuti: in questo caso si avrebbe una singola sessione e 4 visualizzazioni (nell’esempio riportato NDR).

Un’altra metrica importante è la tipologia di utenti che visita il tuo sito. Questi possono appartenere a due categorie: nuovi utenti e utenti di ritorno, con i primi che atterrano sul sito per la prima volta, mentre gli altri sono utenti almeno alla seconda visita. Questi sono una metrica importantissima per le valutazioni in ottica marketing, per vedere come procedono le strategie di brand awareness e di fidelizzazione. Chiaramente bisogna sempre tenere conto della natura del sito. Trattandosi di un e-commerce è più comprensibile che la percentuale di utenti nuovi sia superiore rispetto a quelli di un blog, che, al contrario, avrà più utenti di ritorno, che spesso, se non quotidianamente tornano sul sito per trovare contenuti interessanti.

Inoltre, è importantissimo valutare anche la frequenza di rimbalzo, ovvero la percentuale di utenti che si limita a visitare una sola pagina del sito (quella in cui sono atterrati) per poi abbandonarlo. E’ fondamentale tenere la frequenza di rimbalzo bassa, sicuramente sotto il 50%. Come? Proponendo contenuti interessanti, riducendo al minimo il tempo di caricamento della pagina, inserendo link interni con argomenti correlati.

Infine, nella sezione Comportamento/Contenuti, si possono vedere le pagine che vengono visitate maggiormente. In “Tutte le Pagine” si hanno i dati riguardanti i contenuti indicizzati meglio sul motore di ricerca; il rapporto traffico per canali, invece, restituisce alcune indicazioni utili relativamente al peso del traffico organico rispetto, ad esempio, alla ricerca diretta del sito per nome e il traffico proveniente dai social.

Nella sezione Conversioni, è possibile monitorare le azioni legate agli obiettivi del sito, come una compilazione del form contatti, la visita di una determinata pagina, oppure l’iscrizione a una newsletter, fino all’aggiunta di un prodotto nel carrello. Su Google Analytics è possibile impostare un obiettivo nella sezione “Obiettivi” in Vista – Amministrazione. Sempre nella pagina conversioni si possono vedere i canali di acquisizione da cui provengono gli utenti che poi convertono, il tasso di conversione (ossia il numero di utenti che arrivano alla conversione, sul numero totale di utenti), il funnel di conversione, cioè il percorso effettuato dagli utenti, prima di arrivare alla conversione.

Il numero di conversioni è quindi la metrica definitiva per capire se la strategia di marketing sta dando i risultati sperati.




Analisi traffico: l’alternativa a Google Analytics

L’alternativa a Google Analytics trova il nome di SimilarWeb. Presenta i dati in uno schema simile a quello di proprietà del noto motore di ricerca e risulta di immediata comprensione. Restituisce la timeline con lo sviluppo del traffico in un intervallo di tempo, oltre ai diversi canali di provenienza degli utenti, fino a indicazioni utili su come “battere” i concorrenti. Il tool mostra, infatti, il ranking dei siti principali: è sufficiente inserire un settore (come elettronica o moda) e un paese. Similaweb presenta i siti che generano maggior traffico nel settore indicato e nel Paese inserito.


Analisi target: Quantcast e Google Display Planner


Il tool Quantcast presenta ottimi dati relativamente al traffico di un sito web, ma colpisce soprattutto per l’analisi del target, con dati relativi ai visitatori come dati demografici (sesso, età e reddito), dispositivo da cui si collegano, (mobile o desktop), interessi (shopping, media) e informazioni geografiche.

Google Display permette di monitorare un numero illimitato di siti e fornisce anche dati di base relativi ad altri siti. Google Display non è adatto per monitorare il traffico del sito, ma è specifico per l’analisi del target e delle keyword più utili per il posizionamento.

Sempre per quanto riguarda l’analisi dei dati sui visitatori, Visitors Detective fornisce informazioni su Visitatori giornalieri, informazioni sul sito, traffico proveniente da un determinato Paese e canali di provenienza: basta inserire l’url del sito e si può procedere con l’analisi!


Analisi del comportamento: Hotjar

Conoscere in maniera approfondita il comportamento degli utenti permette di avere evidenza, in maniera approfondita, degli interessi specifici. In particolare, in un e-commerce si potrà sapere qual è il percorso svolto dagli utenti prima di arrivare all’acquisto e quali sono i prodotti che colpiscono di più.

Hotjar è un tool gratuito in grado di registrare lo spostamento del mouse e individuare le aree di maggior interesse o quelle dopo le quali i visitatori hanno abbandonato il sito.

Questo strumento viene implementato sul proprio sito con un semplice tracking code, simile a quello di Analytics e restituisce delle vere e proprie heatmap relative alla navigazione degli utenti.

Horjar è completo e utile per l’analisi del comportamento degli utenti del proprio sito, ma, soprattutto per gli e-commerce e per i siti con molto traffico, è necessario munirsi di tanto tempo e pazienza per ottenere migliaia di registrazioni.

La soluzione che viene adottata è quella di impostare dei filtri che mostrino solo le visite con particolari caratteristiche, per ottenere delle metriche specifiche e risparmiare tempo; inoltre, conviene sempre rilevare mediante Google Analytics data e ora della visita degli acquirenti che spendono di più o comprano più frequentemente e identificare la registrazione corrispondente in Hotjar, per analizzarne il comportamento.


Come analizzare un sito web: performance tecniche

Proseguiamo questa guida ai tool gratuiti più utili per analizzare un sito web presentando alcuni strumenti validi per migliorare le performance tecniche del sito, come la velocità di caricamento. Si può utilizzare lo strumento fornito da Google denominato Test my site, fondamentale per testare la velocità di un sito su mobile. Inoltre, questo tool presenta diversi suggerimenti per ottimizzare il proprio sito. E’ possibile inserire anche un rapporto completo gratuito su come migliorare il proprio sito. E’ sufficiente inserire un URL per la verifica della velocità e ottenere risultati confrontabili con altri siti simili a quello analizzato.

L’alternativa a Test My site with Google è GT Metrix, anche se considerarla un’alternativa può essere addirittura fuorviante viste le funzionalità, addirittura più avanzate rispetto a Test my site. Il report che restituisce questo tool gratuito, ma con la possibilità di acquistare piani premium per funzioni avanzate, comprende il Punteggio GTmetrix e i Web Vitals. Il primo è calcolato in base a due metriche: prestazioni e struttura. Le Performance GTmetrix riguardano il punteggio delle prestazioni calcolato dallo strumento di audit Lighthouse; la Struttura GTmetrix è una metrica intrinseca alla strumento che misura le prestazioni complessive di una pagina. I Web Vitals, invece, I Web Vitals sono costituiti da diverse metriche: quelle che GTmetrix prende in considerazione sono Largest Contentful Paint (la quantità di tempo necessaria per caricare la maggiorparte di una pagina) Total Blocking Time (la quantità di tempo durante la quale una pagina viene bloccata, prima che si possa interagire con essa) e Cumulative Layout Shift (lo spostamento di elementi durante il caricamento di una pagina).


Analisi SEO: 3 tools gratuiti

La nostra guida su come analizzare un sito web si chiude con 3 tool gratuiti per verificare cosa è opportuno migliorare per posizionarsi tra i primi risultati del motore di ricerca.

  • Seo Analyzer di Neil Patel: Il primo strumento è Seo Analyzer, sviluppato da Neil Patel, consulente SEO di fama mondiale. E’ sufficiente inserire l’URL del proprio sito per un’analisi dettagliata: si otterranno dati generali riguardanti lo stato del sito a livello SEO, gli errori commessi e persino un analisi sulla velocità di caricamento delle pagine, che incidono, secondo l’algoritmo di Google, sul posizionamento del sito. Il tool offre anche suggerimenti sugli aspetti da tenere in considerazione per ottenere più visite.
  • SEOptimer è un tool che ha lo stesso funzionamento di Seo Analyzer: inserendo l’url del proprio sito si possono individuare le problematiche maggiori e gli impedimenti a un posizionamento adeguato. Possiamo analizzare indicizzazione, come ottimizzare i tag SEO, anchor text dei link interni e anche velocità di caricamento. Si può analizzare una pagina senza registrazione, oltre la quale è necessario registrarsi. Offre diversi piani a pagamento per un’analisi sempre più completa.
  • Website Checker di Ahrefs permette di effettuare un check SEO del sito web molto approfondito del sito web, offrendo in output un punteggio complessivo. I fattori che il tool prende in considerazione sono vari e arrivano fino ai più specifici, come collegamenti social, possibilità di scansione, dimensioni dei file e delle immagini, tag social, oltre al check della versione mobile del sito. E’ richiesta una registrazione gratuita e la verifica della proprietà del sito.
Ricordiamo che tutti gli strumenti elencati sono adatti per un realtà non molto strutturate e offrono dati approfonditi, ma non completi.

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